Il marchio "Terme di Stabia" va in vendita all'asta a 86.136,44 euro. Il curatore del fallimento delle Terme, Massimo Sequino, non potendo disporre di beni per soddisfare i tantissimi creditori, ha pensato di mettere all'asta il marchio.

Le Terme di Castellammare di Stabia sono ormai una scatola vuota, perché tutto il patrimonio immobiliare era di proprietà della Sint, una partecipata del Comune di Castellammare di Stabia, anch'essa in crisi, che ha chiesto (e questa volta ottenuto) il concordato preventivo. I commissari liquidatori nominati dal Tribunale per la Sint, di recente, hanno venduto il patrimonio alla Regione, che dovrà realizzare un polo ospedaliero.

Secondo lo stimatore, la commercialista Paola Mazza, questo marchio ha un valore di 114.848,58 euro. E con questa base d'asta era stata indetta la gara per il 30 novembre, davanti al Giudice Francesco Abete, presidente della sezione fallimentare del Tribunale di Torre Annunziata. In Tribunale, però, non si è presentato nessun compratore. In questo caso, la legge prevede un ribasso del 25% e quindi il marchio "Terme di Stabia" vale ora 86.136,44 euro. Questa è l'offerta minima, che potrebbe lievitare solo se dovessero concorrere più soggetti e se tutti questi dovessero rilanciare per accaparrarsi il marchio.

Martedì 23 gennaio, data dell'asta in tribunale, gli stabiesi potrebbero sapere il nome del privato che potrà fregiarsi, in futuro, del marchio "Terme di Stabia", magari sull'insegna di un albergo o di un esercizio commerciale o di un centro massaggi o cosmetici. Oppure il nome dell'ente pubblico o di un Comune limitrofo che prenderà il marchio per attirare turisti col nome "Terme di Stabia". Altrimenti, si andrà avanti di ribasso in ribasso e il marchio sarà svenduto.

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