Terme di Stabia da restituire alla città. C’è una società che si fa avanti per raggiungere l’obiettivo prefissato da Comune e Sint con un nuovo piano industriale e un privato disposto ad investire sul futuro dello stabilimento chiuso dai tempi del fallimento.

Allo scadere del bando, oggi alle 17.00, è una l’offerta arrivata alla Sint, la società che gestisce il patrimonio termale e si occupa del suo rilancio, da parte di candidati al ruolo di advisor. Lunedì sarà aperta la busta della Ri. For. Med. dalla commissione che ha il compito di selezionare il partner con il compito di affiancare comune e Sint in una fase strategica. Condizione posta nel bando, che l’advisor ha accettato partecipando, è quella di essere pagato solo in caso di conclusione positiva della privatizzazione.

“Si chiude così una fase importante di risanamento dei conti. Oggi possiamo dire con serenità di avere messo in sicurezza il patrimonio termale e di poter guardare al futuro con ottimismo. Oggi l’advisor, ieri l’accordo con Mps” spiega Biagio Vanacore, Presidente della Sint. Di ieri è, infatti, la firma dell’accordo con il Monte dei Paschi di Siena per il mutuo concesso nel 2006. 

“Con questa intesa – spiega Vanacore – per complessivi 2 milioni e 549 mila euro ricevuti più di dieci anni fa, abbiamo risparmiato 300 mila euro in totale”. La vendita dei parcheggi e del resto dei beni non strategici ha, inoltre, permesso di iniziare il ripianamento dei debiti ereditati dal passato. 

Siamo al riparo dal rischio fallimento, nonostante la pesante situazione ereditata, ora chiusa la fase più complessa possiamo pensare a quella che ci permetterà di trovare gli investitori adeguati al valore del nostro patrimonio termale” conclude Vanacore.


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