Insieme con l'avvio delle prove di evacuazione, parte anche la preparazione del piano ufficiale che il comitato della sanità sta preparando da attuare in caso di pericolo e che è composto dal direttore generale della Sanità, Nino Postiglione e dai direttori generali dell'Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, dell'Asl Napoli 2 Mario Iervolino e dell'Asl Napoli 3 Giuseppe Russo. Il comitato, che è coordinato da Verdoliva, sta anche esaminando tutte le strutture sanitarie dei territori interessati.

E' ritenuto infatti "necessario procedere con urgenza alla ricognizione di tutte le strutture sanitarie e socio-sanitarie che insistono nel territorio di competenza, specificando il numero dei posti letto attivi per disciplina e per intensità di cure, il numero massimo dei degenti ospitabili e quanto altro necessario a predisporre soluzioni assistenziali alternative in caso di necessità".

La Regione nei giorni scorsi ha stabilito che tale ricognizione deve essere avviata nel tempo più breve possibile e così sarà completata dalla valutazione del grado di vulnerabilità sismica delle strutture. Il regolamento della Regione Campania in merito di pericolo prevede lo spostamento dei pazienti ospitati in strutture sanitarie o socio-sanitarie che devono essere evacuate e, se necessario, il ricovero in strutture alternative in fase II di preallarme, l'attività per assicurare la continuità dei servizi di assistenza sanitaria e in particolare di l'emergenza e urgenza, in fase II di preallarme e in fase III di allarme, ma anche la continuità dei servizi di assistenza saniataria nelle Regioni e Province autonome gemellate per i soggetti residenti o domiciliati nei Comuni della Zona rossa da evacuare in fase III di allarme, non ricoverati in strutture saniatarie o socio-sanitarie.

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