Poche ore dopo la conclusione dello sciame sismico, una nuova scossa di magnitudo 3.5 alle ore 19.44 è stata distintamente avvertita dalla popolazione, da Bacoli a Pozzuoli, da Monte di Procida a Quarto, fino alla città di Napoli, da Fuorigrotta ad Agnano, fino al Vomero.

"L’abbiamo avvertita forte e chiara, non è durata molto ma ci siamo spaventati", racconta Mariana, che abita nel quartiere di Fuorigrotta. "Come una spallata", dice Angela, che vive a Pianura. "Abbiamo tremato per cinque secondi, è stata una scossa ondulatoria", dice Corrado, anche lui residente nel quartiere di Fuorigrotta. "Un nuovo terremoto che rientra nella dinamica della crisi bradisismica in atto", spiega Mauro Di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv. Una crisi avviata nel 2005 ma che vive, in questi mesi, un periodo di forte recrudescenza: dal 3 al 9 marzo erano stati registrati 89 terremoti, il più forte di magnitudo 3.2. Dall’inizio dell’anno sono già oltre 2700 gli eventi sismici rilevati dall'Ingv, compresi i due di magnitudo 3.9 di febbraio.

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