Terrorizzavano tutta la zona della Marsica con scippi, furti e rapine, ora arrivano le condanne.

LE CONDANNE. Per Luigi Coppola, 23 anni di Salerno, Carmine Gallo, 26enne di Torre Annunziata, è arrivata una condanna a sei anni di reclusione con interdizione perpetua dai pubblici uffici. Condannati anche Angelo Vivace, 27enne di Maddaloni, a 4 anni e 8 mesi; e Giovanni Coppola, 48enne di Torre Annunziata, a 3 anni e 8 mesi entrambi con interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. La banda si avvaleva anche di una quinta persona minorenne, sempre della zona campana, e per la quale si procederà con un rito alternativo.

I FURTI. La tecnica del gruppo si basava sull’utilizzo di un fucile da caccia per mettere a segno delle rapine come quella all’ufficio postale di Capistrello, oppure come quella di Paterno. Raid criminali avvenuti alla fine di ottobre del 2017. La banda è inoltre accusata di diversi furti di auto e in abitazioni, ma anche di rapine messe a segno ai danni di inquilini durante le ore notturne. Irruzioni in casa con violenze e minacce che terrorizzavano i proprietari.

Passando da finestre o da porte, entravano nelle abitazioni e con il fucile minacciavano gli abitanti delle case, facendosi consegnare denaro e gioielli. In un caso, a Capistrello, era stato portato via un bottino di circa 30mila euro, a settembre del 2017.  In un altro caso gli inquilini erano stati trovati a letto e minacciati al fine di farsi consegnare il denaro.

A Castellafiume una persona era stata rapinata di alcune cartucce calibro 12 mentre a San Pelino, sempre entrando dalle finestre, i malviventi avevano minacciato il proprietario per farsi consegnare oggetti di valore. Episodio risalente a febbraio dello scorso anno.

Altri furti di cui sono accusati sono avvenuti anche ad Avezzano, dove in un’abitazione sono stati portati via più di 6mila euro e anche a Celano, dove a gennaio del 2018 erano stati trafugati oggetti in oro per un valore di  2.500 euro. Sono poi accusati di una serie di scippi avvenuti ad Avezzano, mentre al Bingo di Cappelle avevano cercato di spendere banconote contraffatte da 50 euro.

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