Terzigno, ecco come rinasce "Cava Ranieri"
La Sogesid pianterà 500 piante tipiche della zona vesuviana, con conseguente rinaturalizzazione dell'area
04-02-2019 | di Redazione
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E’ partita ufficialmente l’ultima fase di ripristino ambientale di “Cava Ranieri” a Terzigno. La Sogesid, la società in house del Ministero dell’Ambiente, ha infatti dato il via al pianto che porterà la discarica a diventare un’area rinaturalizzata con cinquecento piante tipiche dell’area vesviana.
Nell'area che conteneva oltre ventuno mila tonnellate di rifiuti indifferenziati, oggi completamente rimossi - spiega Sogesid - saranno piantumati ogni due metri quadrati arbusti quali il lentisco e la ginestra dei carbonai. L'accordo di programma per le "Compensazioni ambientali" in Campania, siglato tra Regione e ministero, aveva affidato a Sogesid il ruolo di "Soggetto attuatore per la bonifica della discarica". "Alle indagini archeologiche, necessarie in una zona ad alto richiamo storico perché interessata da ritrovamenti di ville rustiche di epoca romana, sono seguite le attività di rimozione e smaltimento del percolato e dei rifiuti, con la successiva indagine sui suoli e la validazione dei dati da parte di Arpa Campania", conclude la nota.
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