Si legge ancora la gravità di quanto accaduto sui volti delle persone che stanno prendendo parte alla fiaccolata per Enza Avino, la 36enne uccisa dall’ex fidanzato a colpi di pistola. In strada ci sono esponenti per ogni ambito: forze dell’ordine, politici – sindaci di vari Comuni -, associazioni, preti e semplici cittadini: questo perché è una tragedia che ha colpito tutti, nessuno escluso. Enza aveva già chiesto aiuto, questo il peso che tormenta la sua famiglia, ma quello stesso Sos è arrivato tardi, non è stato colto in tempo.

Il corteo, enorme e con fiaccole alla mano, si è mosso nei punti più significativi di questa tragedia, da casa della donna fino al posto in cui è stata uccisa. In prima fila il figlio della vittima, accanto a lui il comandante della Compagnia dei carabinieri di Torre Annunziata Michele De Riggi. Ma per Enza sono scesi in strada anche tanti altri volti, soprattutto dagli ambienti politici. L’intento del corteo e della manifestazione in generale è saldare nella memoria questo dramma, per evitarne altri. Un segnale chiaro, concreto e che è arrivato da una comunità mai come in questo caso unita. 


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