Morta dopo ventiquattro ore su una barella con il femore rotto. A trovarla senza vita il figlio. Famiglia di Terzigno denuncia i medici dell'ospedale di Castellammare per la morte di Silvia Cavallo e il sindaco Ranieri si unisce alla richiesta di giustizia. Nessun posto letto e l'anziana, ricoverata martedì scorso, viene lasciata nell'ala d'osservazione del pronto soccorso di Castellammare per un giorno intero. Poi il suo cuore si ferma. E' il figlio a trovarla. La mamma non risponde al cellulare, il figlio angosciato si precipita nel reparto di Castellammare e si avvicina alla madre so

la, senza vita. Da martedì a mercoledì l'anziana di 76 anni è rimasta sulla barella, in attesa del risultato del tampone e di un posto letto nel San Leonardo. La famiglia di Terzigno ha denunciato l'epilogo tragico al commissariato di polizia di Castellammare. Sequestrata la cartella clinica, domani sul corpo della vittima sarà effettuata l'autopsia per individuare se la causa della morte è da addebitare all'assenza di assistenza. E se sia stato fatto tutto il possibile per salvarla dopo una caduta, nel suo appartamento, che le aveva provocato una frattura scomposta del femore. Due i medici indagati dalla Procura di Torre Annunziata, come raccontato in questi giorni dal quotidiano Metropolis, con le accuse di omicidio colposo e responsabilità colposa in ambito sanitario. Alla famiglia si è unita anche la richiesta di giustizia da parte del sindaco di Terzigno Francesco Ranieri: "L'intera comunitá è vicina alla famiglia Ianniello per la dipartita della cara signora Silvia. Una morte davvero assurda, causata da malasanità, che ha lasciato nello sconforto tutti. Pronti a sostenere le azioni dei congiunti affinché non si ripetano più tali situazioni incresciose".

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