Terzigno. Omicidio Enza Avino, il killer cerca lo sconto della pena. I giudici del Tribunale di Nola hanno accolto la richiesta di rito abbreviato, presentata oggi dalla difesa di Nunzio Annunziata, il 37enne reo-confesso dell’omicidio della sua giovane ex. E’ ripartito così il processo sul delitto dello scorso 14 settembre in via Fiume, a Terzigno. Annunziata confessò ai carabinieri di aver sparato 6 colpi d’arma da fuoco da un’auto in corsa. Bastò un proiettile per uccidere Vincenza, colpita alle spalle e caduta morta davanti a un negozio aperto.

IL “VIA-VAI” DEL PROCESSO. Il 15 febbraio scorso l’intero fascicolo d’inchiesta era ritornato in Procura. Gli avvocati di Annunziata, i legali Giovanni Tortora e Gaetano Rapacciuolo, avevano evidenziato ai giudici un difetto di notifica. Alla loro pec era infatti giunto il ‘no’ ad un’istanza di dissequestro, non la convocazione per l’udienza. La Corte d’Assise di Napoli aveva quindi cancellato il giudizio immediato a carico dell'assassino, chiedendogli l’eventuale scelta per un diverso rito alternativo. La decisione è ricaduta sul rito abbreviato, che eviterà una lunga istruttoria dibattimentale.

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LO STALKING. Il processo con l’accusa di omicidio proseguirà in parallelo al giudizio in corso per stalking. Processo già al via il 18 maggio dinanzi al giudice del Tribunale di Nola, Agnese Di Iorio. In quella circostanza, Nunzio Annunziata era stato ascoltato per mezz’ora in aula. “Lo so, so bene che fine ha fatto Enza”, aveva dichiarato freddo e senza esitazione.

Il killer di Enza, prima del delitto di via Fiume, era stato arrestato il 10 luglio per stalking e posto successivamente ai domiciliari. Dopo 13 giorni, il Riesame lo aveva rimesso in libertà con l'ordine di non avvicinarsi alla sua povera ex. La giovane era andata poi in vacanza con la madre in Calabria, ma secondo gli inquirenti anche qui avrebbe continuato a dover subire atti persecutori. Poi l’epilogo del 14 settembre.  

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