Intorno alle 12,30 è ufficialmente svanita anche l’ultima speranza per le 14 famiglie di via Panoramica a Terzigno. Le ruspe hanno iniziato ad abbattere le case, situate all’interno del parco Santa Lucia, dando esecuzione allo sfratto esecutivo avvenuto all’inizio della settimana.

Stamattina già c’era stato un brusco risveglio con l’arrivo di una ruspa, alle prime luci dell’alba. Sul posto erano già posizionati polizia e carabinieri in assetto antisommossa. Gli sgomberati, oramai stanchi dopo tante ore di protesta, hanno raccolto le ultime forze a disposizione e hanno provato anche a sollecitare il sindaco Francesco Ranieri, che ha confermato di non poter più fare nulla per evitare il dramma.

In mattinata è stato depositato un ricorso d'urgenza alla Procura di Nola per cercare di scongiurare le operazioni di abbattimento, da parte dell’avvocato Tomei, ma è stato tutto inutile.

A dare man forte alle 14 famiglie hanno presenziato, oltre alle Mamme Vulcaniche, anche i vari alunni delle scuole di Terzigno e anche qualche immigrato della zona. Al momento dell’inizio degli abbattimenti è nuovamente salita la tensione tra i manifestanti, ma per fortuna non sono avvenuti incidenti.

Le case sono andate giù e con loro le speranze di tutti coloro, che hanno perso anni di sacrifici e che ora si trovano anche in mezzo ad una strada.

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L'amarezza del sindaco

Ruspe in azione

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