Inquinamento marino ed ecoambientale, maxi operazione dei carabinieri attorno all’isola di Capri.

Fin dalla prima mattina di lunedì 12 agosto, partendo dallo specchio d'acqua antistante la Grotta Azzurra, si è fermata la motovedetta dei Carabinieri di Napoli con a bordo il Capitano Marco La Rovere della Compagnia di Sorrento. E’ iniziata così l’operazione “Terra-Mare”.

Interdetto l’accesso alla Grotta Azzurra per circa 30 minuti, al fine di consentire le operazioni di controllo: il tempo necessario ai subacquei di ispezionare i fondali antistanti. Constatata la presenza di diversi biglietti di ingresso alla grotta. Riportati a galla gli oggetti più svariati: da un megafono, probabilmente sfuggito dalle mani di qualcuno, ad alcune fotocamere e pile.

Tutto il materiale ritrovato sui fondali, ad una profondità di circa 15 metri è stato riportato sui battelli per consentirne un corretto conferimento alle discariche a terra. Più difficile sarà rimuovere i biglietti. L'ispezione ha riguardato anche le altre grotte, tra cui le più belle, la Bianca e la Verde, dove però non è risultato essere presente materiale inquinante ma solo qualche bottiglia di plastica a largo.

Con l'ausilio di tecnici dell'Asl i Carabinieri hanno anche controllato l'impianto di depurazione per il trattamento delle acque di scarico per verificare l'eventuale fuoriuscita di miasmi e fanghi mentre i subacquei controllavano le condotte sottomarine. Al termine dei controlli per l'impianto non è stata riscontrata da Carabinieri e Asl nessuna anomalia.


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