“Non si tratta di cifre, ma di prospettive professionali e di mercato. Ho ancora 29 anni e tante offerte da valutare bene”. Filippo Tiscione da Palermo tiene troppo a quella maglia bianca, sudata ed onorata due stagioni fa appena, in serie D, con 30 presenze, 8 gol ed una promozione tra i Pro all’attivo. Lo si capisce fin da subito, al telefono, appena chiama in redazione a tarda ora, per dire la sua sul mancato ritorno a Torre Annunziata (vedi link correlato).

“Una piazza che amo ancora e stimo profondamente, per ridurre il discorso alle mie solo presunte richieste economiche – continua Tiscione - . In realtà ho invece l’età giusta per misurarmi ancora in categorie superiori. Ringrazio la nuova  dirigenza del Savoia e confermo la chiacchierata informale avuta con il diggì Felicio Ferraro, ma ho anche offerte da club di categoria superiore. A Torre sarei venuto pure a piedi, lo sanno tutti. Anche l’anagrafe, però, impone le sue scelte”.

Il folletto siciliano che nel 2013, con Vincenzo Feola in panca, stupì il “Giraud” coi suoi dribbling ubriacanti sulla destra, resta ancora in attesa. Sfumata la ‘pista’ OP Savoia Tiscione, reduce da un’ottima annata all’Akragas, assistito dal procuratore Giovanni Pecoraro ha mezza Sicilia alle spalle: in 'pole' per il suo ingaggio figurano infatti Messina e Siracusa. Più lontana invece, e non solo per motivi geografici, l’ipotesi che lo vorrebbe vicino al Venezia.

Foto Nunzio Iovene, Il Cigno @rt      


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