Traffico di stupefacenti aggravato dall’ingente quantità e falso. C’è quasi tutto nella sentenza emessa oggi dal gup del Tribunale di Torre Annunziata, Antonello Anzalone, che chiude a carico di sette persone il processo in abbreviato nato dopo l’arresto per droga di Mario Izzo, classe ’79 e residente a Trecase in via Menotti. Il pm della Procura oplontina, Antonella Lauri, aveva chiesto alla scorsa udienza pene severissime al termine della sua requisitoria (vedi link correlato). Richieste in pratica oggi accolte da un verdetto che distribuisce quasi venticinque anni di carcere a vario titolo ai sette imputati.

Cinque anni e mezzo a Carlo Salerno e Pasquale Coppola che per il giudice, in concorso con Nunziato e Mario Izzo e l’ex bomber della Scafatese Bartolomeo Guadagno (tutti oggi condannati invece a tre anni e sei mesi), acquistarono e nascosero nel 2012 sotto una botola in giardino, proprio a casa Izzo e in via Menotti, circa cento chili di marijuana, in parte già confezionata.

Droga pronta a ‘viaggiare’, attraverso un collaudato sistema di nuovi carichi ed ‘imbasciate’ precise, smascherato però dai carabinieri di Trecase irrompendo il 16 ottobre di tre anni fa nella villetta di via Menotti. Tutto partì da quella perquisizione, al cui esito i militari sequestrarono ‘solo’ 52 dosi dal peso totale di 48 grammi. Dalle successive intercettazioni si capì che l’affare era più grosso e l’inchiesta si allargò rapidamente.

“Intercettazioni inutilizzabili a processo perchè non motivate dall’urgenza”, hanno tuonato in più occasioni in aula gli avvocati Giuseppe De Luca, Antonio De Martino e Nando Striano. Ma il gup, oggi, ha sostanzialmente dato ragione all’accusa.

A PROCESSO IL CONSIGLIERE Rinviato a giudizio a settembre, invece, il consigliere comunale di maggioranza a Torre Annunziata Raffaele De Stefano (difeso dal legale Massimo Lafranco ed eletto alle ultime elezioni nella civica ‘Torre del Valore’, ndr). Il politico fu coinvolto nell’inchiesta quasi al termine delle indagini e solo per “aver redatto come pubblico ufficiale – questa la tesi del pm - un atto di matrimonio ideologicamente falso”, dichiarando la sua celebrazione a Palazzo Criscuolo, in una sala aperta al pubblico, e non presso un noto ristorante di Torre del Greco.

A sposarsi con rito civile, fuori dal Comune per l’accusa, il nipote del boss dei 'Pisielli' Francesco Gallo (il proprietario della villa alla 'Scarface' della serie “Gomorra”). De Stefano ha scelto di difendersi con rito ordinario. Per lui prossima udienza a settembre, dinanzi ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Torre Annunziata.

LA SENTENZA:

Carlo Salerno 5 anni e 6 mesi

Pasquale Coppola 5 anni e 6 mesi

Mario Izzo 3 anni e 6 mesi

Nunziato Izzo 3 anni e 6 mesi

Bartolomeo Guadagno 3 anni e 6 mesi

Rosaria Conato 8 mesi con pena sospesa

Corrada Agnello 2 anni con pena sospesa

Giuseppe Izzo (difeso dagli avvocati Maria Macera e Antonio Veropalumbo) ha patteggiato due anni con pena sospesa.

 

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La requisitoria