Continuano le proteste dell’Avvocatura di Torre Annunziata, anche al termine dell’ultima astensione dalle udienze cessata ieri e durata tre giorni. L’accorpamento delle sedi giudiziarie in un’unica struttura, quella di corso Umberto, e il ‘restyling’ dello stesso Tribunale, hanno giovato di sicuro al prestigio e all’economia della città; meno agli avvocati dell’Ordine oplontino, riunitisi ieri in una nuova assemblea in aula Siani al Palazzo di Giustizia (vedi foto), anche per discutere della pari dignità tra gli “iscritti, il personale di cancelleria e i magistrati” (così ieri il presidente Gennaro Torrese, ndr).

Giudice di pace al collasso e con pochi cancellieri, sentenze in grave ritardo, fascicoli ammassati e traslochi ancora da completare (nonostante i relativi lavori iniziarono a fine novembre). Il Ministero, però, anche oggi non dà risposte: ecco perché gli avvocati torresi continueranno una protesta ad oltranza. Astensione finita, ma a settembre l’Ordine terrà una nuova assemblea, nel cortile del Giudice di Pace, per sottolineare l’inefficienza del plesso di via Vittorio Veneto. Ad aprile, proprio in via Veneto, un semplice foglio di carta scritto a penna annunciava testualmente: “Ufficio chiuso. Personale a riposo per esaurimento nervoso”.

Alla fine dell’assemblea gli avvocati di Torre Annunziata, revocando l’astensione, hanno comunque deciso per un ulteriore ‘stato di agitazione’. Al centro della loro battaglia anche il ‘caso’ parcheggi. L’ultimo provvedimento della ‘Commissione Manutenzione’ ha ridotto i posti auto per gli avvocati all’interno del Tribunale. Immediato è scattato il ricorso al TAR dell’Ordine. Ricorso presentato anche contro il silenzio del Comune in merito.

in foto, un momento dell'assemblea in Tribunale

 

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