Per Andrea Cirillo (50 anni, in foto), alias “o’ sciacallo”, pluripregiudicato ritenuto vicino al clan Gionta di Torre Annunziata, la buona notizia arriva dalla settima sezione della Corte d’Appello, che concede al pusher della "movida” un cospicuo sconto di pena: dai 5 anni e 8 mesi di carcere, inflitti in primo grado, ai 2 anni e 10 mesi da scontare ai domiciliari.

Sconto frutto dei “motivi tecnici” sollevati in appello dall’avvocato Luciano Bonzani, legale di Cirillo, che ha convinto i giudici a riconoscere al “pusher” il vincolo della continuazione tra tutti i capi per cui è a processo: spaccio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Reati commessi da “o’ sciacallo”  l’estate scorsa, quando i carabinieri di Torre Annunziata smantellarono la piazza di spaccio sulla litoranea, arrestando in flagranza due 26enni, Valentino Celoro e Salvatore Della Valle.

“O’ sciacallo”, considerato dagli inquirenti il gestore della piazza, si dileguò invece in sella a un motorino, investendo pure un militare nel corso della precipitosa fuga. La Radiomobile oplontina lo arrestò poi il 2 settembre, dopo un mese e mezzo di latitanza.

Andrea Cirillo, nonostante lo sconto, resta in cella a Poggioreale. Il pusher, infatti, deve ancora scontare 4 anni circa, per la condanna definitiva a seguito del precedente maxi-processo "Alta Marea".

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