"La camorra ci cammina accanto, il malaffare ci parla, la corruzione ci accerchia. Non occorre andare poi tanto lontano per raccontare una guerra". Così Raffaele Schettino, firma di "Metropolis" e "Metropolis web", colpisce nel segno, animando con le sue parole "Cronisti di provincia e inviati di guerra", il dibattito formativo accreditato dall'Ordine dei Giornalisti della Campania, svoltosi oggi nell'aula magna del Liceo "Pitagora-Croce" di Torre Annunziata. Cronisti autorevoli e giovani inviati si confrontano sulla sempre più attuale equazione, mentre l'attenzione del mondo pare rivolta alle sole minacce terroristiche targate Isis. Aldilà del Mediterraneo.

"L'interesse di chi legge e ascolta a casa - sottolinea Massimo Corcione, editor-manager di Sky Italia - è invece molto più orientato di quanto si immagini sulla lotta per espugnare le roccaforti di camorra e mafia". Al centro dell'evento, valevole per la formazione continua di pubblicisti e professionisti, ed  "accreditato gratuitamente dal nostro Ordine. Il solo Piemonte segue lo stesso indirizzo" - sottolinea con orgoglio il Presidente Ottavio Lucarelli - anche la necessità di evolversi nel racconto degli eventi. Sfruttando, al meglio, le possibilità offerte dalla moderna tecnologia: "La nuova frontiera - continua Corcione - è quella del giornalista con lo smartphone che lavora in tempo reale. Ma la spinta per l'innovazione dev'esserci dal basso". Parole condivise dagli alunni del Liceo, che affollano l'Aula, così come dagli altri relatori, il professore dell'università "Federico II" di Napoli, Salvatore Prisco, l'ex Giudice oplontino Michele Del Gaudio, il giornalista Giovanni Taranto. Tutti ospiti, oggi, del dirigente scolastico Benito Capossela.

L'Amministrazione comunale, nelle parole dell'assessore alla Cultura, Antonio Irlando, ricorda come il dibattito si inserisca "nel ricordo del trentennale dalla scomparsa di Giancarlo Siani. Semplicemente un ragazzo che sapeva lavorare". Chiosa affidata ad un'altra testimonianza. Quella del giovane Dario Sautto, inviato de "Il Mattino": "Ricordo che fu proprio una piccola testata locale, l'unica ad avere il coraggio di scrivere 'sì,è guerra'. Il titolo - conclude - era per le lotte di popolo sulla Panoramica, contro lo sversamento illegale di rifiuti".     


 


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