Torre A., le ‘mani’ della Politica sulle nomine indipendenti. A processo per corruzione il consigliere Davide Alfieri
Il capogruppo di Centro Democratico rinviato a giudizio col consulente Giugliano. Per l’accusa il politico avrebbe intascato ‘tangente’ di mille euro
05-07-2015 | di Salvatore Piro
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Torre Annunziata E’ nuovo terremoto giudiziario a Palazzo Criscuolo. Dopo il rinvio a processo per falso del consigliere di maggioranza Raffaele De Stefano, un altro politico di lungo corso in Comune va alla sbarra stavolta con l’accusa di corruzione. Si tratta di Davide Alfieri, capogruppo di Centro Democratico, ex fedelissimo del sindaco Giosuè Starita ed ora consigliere d’opposizione ma con incarico nelle Commissioni ‘Trasparenza’ e ‘Affari Istituzionali’, che ad ottobre risponderà dinanzi ai giudici della presunta ‘tangente’ chiesta al consulente finanziario esterno Gennaro Giugliano (anch’egli a processo per la stessa ipotesi di reato formulata dal pm Andreana Ambrosino), in cambio del suo nome fatto al Comune per ‘agevolarne’ l’ingresso all’OIV: l’Organismo di Valutazione e controllo delle Performance negli Enti locali previsto dalla legge.
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Un pomeriggio speciale tra informazione, riflessione e condivisione
I FATTI La vicenda risale all’ottobre 2011. L’autunno ‘caldo’ inizia a Palazzo Criscuolo con l’obbligo di far nascere l’Organismo Indipendente che, tra gli altri compiti, “monitora il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della trasparenza e integrità dei controlli interni”, redigendone poi una dettagliata relazione a fine anno. Gennaro Giugliano è interessato alla nomina. E per l’accusa avrebbe ottenuto da Davide Alfieri, all’epoca in maggioranza al Comune di Torre Annunziata, ‘rassicurazioni’ sul buon esito della convergenza 'di chi comanda’ sul suo nome.
Detto, fatto. Giugliano ottiene la nomina all’OIV (ufficializzata con decreto del 18 gennaio 2011, ndr) ma quella ‘sponsorizzazione’, per le indagini, costò mille euro. Soldi consegnati, secondo il pm della Procura della Repubblica oplontina, il 28 ottobre 2011 dal professionista nelle mani del consigliere comunale: una sorta di 'ringraziamento' speciale, insomma, per il presunto impegno profuso nella stanza dei bottoni da Alfieri.
‘Tangente’ che oggi costa ad entrambi un processo per corruzione. Sempre per l’accusa infine “Alfieri diede a Giugliano indicazioni sui tempi e le modalità di presentazione del curriculum”. Anche per questo i due imputati compariranno a distanza di quattro anni dalla vicenda, nel prossimo ottobre, dinanzi ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Torre Annunziata.
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