E’ stato scarcerato oggi dal gip Elena Conte del tribunale di Torre Annunziata, Giovanni Pagano, 42 anni di Boscotrecase, titolare di una macelleria in via De Simone. La sua storia fece scalpore e il giro del web. I carabinieri della compagnia oplontina arrestarono il macellaio con l’accusa di tentato omicidio il 17 dicembre scorso. A scatenare il folle ‘raptus’ di Pagano, quel giorno, una violenta discussione avuta poco prima in negozio col padre del compagno di sua figlia.

Per questo Pagano, oggi difeso dall’avvocato Elio D’Aquino, a dicembre secondo l’accusa afferrò un coltellaccio di 35 centimetri, un banale arnese del mestiere, scagliandolo contro il consuocero. La grossa lama si conficcò di taglio all'altezza del costato, giungendo a pochi centimetri dagli organi interni e solo sfiorando i genitali della vittima, poi trasportata in gravi condizioni all’ospedale di Boscotrecase dove se la cavò con "una ferita da taglio emitorace sinistro, regione pettorale" e una prognosi di 25 giorni. Pagano, invece, fu spedito in manette a Poggioreale. A gennaio, il Riesame di Napoli concesse al macellaio di via De Simone i domiciliari.

E’ di oggi la nuova istanza in tribunale dell’avvocato di Pagano, che ha così ottenuto la libertà anche grazie alla riforma del 2015 in materia di misure cautelari.

In foto, l’arresto del macellaio nel dicembre scorso

 

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