Il 14 gennaio scorso fu sorpreso dai carabinieri con quasi 50 grammi di cocaina a casa. Droga nascosta in un soppalco della tastiera del letto nella sua abitazione di Torre Annunziata. Raffaele Mainardi, 41enne pregiudicato oplontino, riuscì però quel giorno ad evitare le manette, lanciandosi dalla finestra.

Ieri Mainardi, arrestato dopo mesi di latitanza ad Alessandria, dove si nascondeva a casa di amici, è stato condannato in abbreviato a dieci anni di carcere. Questo il verdetto emesso dal gip del Tribunale di Torre Annunziata, Antonio Fiorentino, che ha accolto in pieno la richiesta del pm della Procura della Repubblica Maria Benincasa. Tra 15 giorni il deposito della sentenza. La difesa dell’uomo (assistito dagli avvocati Salvatore Ambrosio e Lisa Nastri) ha preannunciato appello.

L’ARRESTO. Dopo la fuga al sud dalla finestra, Mainardi trovò riparo a Valmadonna in Piemonte. A suo carico già pendeva un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nel gennaio 2015 dal tribunale oplontino. I carabinieri del nucleo investigativo di Alessandria fermarono il latitante torrese a bordo di un'auto guidata da un cittadino di 30anni proveniente da Tirana, in Albania.

Anche al nord Mainardi le provò tutte, esibendo ai militari la carta di identità del fratello gemello per sfuggire alla cattura. Gli andò male. I carabinieri perquisirono anche il suo “nascondiglio”, trovando in casa due pistole Beretta, una calibro 7,65 ed una 9x17 (9 corto), entrambe con caricatore inserito, contenenti 6 e 7 proiettili. Pronte dunque a sparare.

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