Torre Annunziata. 150 anni per i narcos del Rione Poverelli
Condanne pesanti per tutti i soci dei Tamarisco: gestivano asse cocaina fino in Sud America. La sentenza in primo grado
28-01-2021 | di Redazione
VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
150 anni di prigione per i narcos di Torre Annunziata.
E’ la sentenza in primo grado che condanna i Tamarisco. Il clan gestiva il traffico di droga sull’asse Torre Annunziata – Sud America. Un tassello importante nell’inchiesta partita nel 2014 e che ha portato alla luce gli affari del clan operante al Rione Poverelli. Una fitta rete di rapporti, con la cocaina che viaggiava in tutto il mondo attraverso tir e container, prima di essere venduta ai principali cartelli italiani ed europei.
La base di stoccaggio era il porto di Salerno. La droga era sistemata in carichi di banane e altri alimenti. I particolari sono stati portati a conoscenza dai pentiti che nel corso della fase dibattimentale hanno parlato in udienza.
Paura a Torre Annunziata: quattro furgoni distrutti in un incendio al Rione Poverelli
Sul posto Vigili del Fuoco e Carabinieri: si segue la pista dell’incendio doloso – FOTO
Il pm Ivana Fulco aveva chiesto pene esemplari. Una scia ripercorsa dal collegio di giudici. Unici assolti sono stati Davide Lamesa e Antonio Romano. Queste tutte le condanne: Giancarlo Autiero (19 anni e 8 mesi), Antonio Liccardi (16 anni e 10 mesi), Igor Aleksic (15 anni e 10 mesi), Antonio Romano (15 anni e 4 mesi), Enrico Russo (15 anni e 4 mesi), Sergio Romano (14 anni e 4 mesi), Giovanni Cortese (10 anni), Alfredo De Maria (10 anni), Alfonso Fiorente (10 anni), Alessandro Lamesa (7 anni), Anna Iavarone (6 anni), Pasquale Russo (6 anni). Per tutti loro sono stati elevati 300mila euro di multa più il pagamento delle spese processuali.
Ora si attendono le motivazioni del giudice Fernanda Iannone. Dopo le motivazioni, gli imputati ricorreranno in appello.
Sondaggio
Risultati
Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"