Torre Annunziata. Ritenuto un rampollo dei Gionta, a soli 19 anni si consegna in carcere perchè deve scontare 5 anni di reclusione. Spaccio di droga e detenzione di armi sono le accuse per le quali L.D.A., per fatti avvenuti tra il 2012 e il 2014, quando era ancora minorenne, è stato condannato in via definitiva a 7 anni di galera (2 già scontati).

Ieri mattina, il ragazzino ha deciso di consegnarsi direttamente nel penitenziario per minori di Airola, nel Beneventano. Il 19enne, infatti, sapeva che i carabinieri della compagnia di Torre Annunziata (capitano Andrea Rapone - tenente Luca De Vito) gli avrebbero presto notificato un ordine di carcerazione.

Nel 2013, la faida di Torre Annunziata tra il clan Gionta e i rivali dei Gallo-Pisielli veniva portata avanti anche dai minorenni. Ragazzini che, con i papà già in galera, per strada si affrontavano a colpi di pistola. Per l'accusa, il 16 febbraio 2013, in 4 furono protagonisti di una lite finita a colpi d'arma da fuoco. Non ci fu nessun ferito, ma furono danneggiate alcune auto.

In primo grado, L.D.A. era stato condannato a 8 anni (scesi a 7 in Appello, esclusa l'aggravante di camorra). Sua sorella, G.D.A., ora 22enne, è stata condannata a 3 anni di reclusione. Per il clan rivale, infine, è arrivata la condanna a 2 anni per R.G., figlio di un elemento ritenuto vicino ai Gallo-Pisielli.

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