“Tutti voi siete un po’ Luigi, un giovane pieno di sogni che, da solo, ha lottato per essere libero. A Torre Annunziata c’è molta ipocrisia, molti dicono di essere stati amici di mio padre ma questa sera non sono presenti” sono le parole di Fabiola Staiano, figlia di Luigi, intervenuta ieri alla commemorazione tenuta in piazza Ernesto Cesaro in ricordo del padre, ucciso dalla camorra il 4 luglio del 1986.

Alla commemorazione, voluta dal presidio di Libera oplontino guidata da don Ciro Cozzolino, erano presenti, oltre alle autorità, anche Pasquale del Prete, presidente antiracket di Ercolano e Giovanni Sannino, associazione Pannunzio Antiracket Portici. I due hanno raccontato la loro lotta al racket e come sia stato importante avere le istituzioni e le associazioni, di cui fanno parte, vicine. “Ho affrontato numerosi processi, spesso da solo, ma non ho mai avuto paura perché ho sempre creduto nella giustizia” ha raccontato lo stesso Del Prete.

“Negli ultimi anni a Torre Annunziata ci sono stati notevoli cambiamenti: negli anni 80 era presente una cupola camorristica che oggi non esiste più – ha affermato il sindaco Ascione - Oggi lo stato c’è ed aiuta chi vuole ribellarsi e riscattarsi da una vita di minacce”. Al termine della manifestazione sono intervenuti Michele Del Gaudio, ex coordinatore di Libera di Torre Annunziata e don Ciro Cozzolino, attuale coordinatore. "Obiettivo della serata - ha detto don Ciro - era far si che la memoria si facesse all’aperto, in piazza, sotto un monumento che ricorda le persone che si sono battute per la libertà, in un luogo dove alcuni anni fa Michele Del Gaudio organizzò la passeggiata antiracket”.

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