"Quattro anni, ma non ci siamo dimenticati di voi". Recita cosi lo striscione realizzato per le otto vittime del crollo di Rampa Nunziante. E il dolore si respira nell'aria, non attutito dal tempo. Torre Annunziata ricorda i morti seppelliti sotto le macerie delle case in cui erano stati felici. Avevano vissuto i primi dispiaceri e non avevano mai pensato potesse essere la loro tomba. Oggi la loro città li ha ricordati con la ce rimonia religiosa e la commemorazione per l'anniversario più difficile per Torre Annunziata. Dopo la messa in suffragio a Villa Parnaso, il corteo, poco prima delle venti, si e' diretto dinanzi al palazzo della tragedia dove don Ciro Cozzolino ha depositato il cero della giustizia. La mamma di Anna, una delle vittime piange davanti allo striscione che li ritrae tutti. Il suo volto è l'immagine della tragedia. Solo lacrime per le famiglie spezzate dal crollo. Poche parole pronuncia don Ciro: "Chiediamo a Dio di concedere il riposo ai nostri fratelli. Il nostro dovere è operare per la giustizia perchè certe situazioni non avvengano di nuovo". Lacrime e commozione durante l'applauso finale, che non può spegnere il dolore di chi ha perso le persone amate. Una sofferenza che non guarda al calendario e agli anniversari, ma si rinnova ogni giorno.
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