Torre Annunziata/Trecase. Allerta sempre alta e più controlli delle forze dell’ordine sotto casa e presso il suo studio da avvocato: questa la decisione assunta dalla Prefettura di Napoli a tutela di Ciro Falanga, il 64enne senatore membro della Commissione antimafia di Palazzo Madama, la cui auto di servizio (una “Pugeot 307”) è andata in fiamme nel rogo divampato nella notte tra mercoledì e giovedì scorso in Traversa Manzoni III a Trecase. L’incendio ha distrutto anche la “Fiat Panda” del suo autista Antonio.

LE INDAGINI. La Procura della Repubblica oplontina ha aperto sul caso un fascicolo contro ignoti, in parallelo con l’inchiesta a tappeto coordinata dai carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Torre Annunziata (agli ordini del maggiore Leonardo Acquaro e del colonnello Antonio Petti). Nessuna pista può ancora escludersi con certezza: dalla vile intimidazione camorristica ad un più banale corto circuito della “Panda” dell’autista, che avrebbe preso fuoco per una casuale auto-combustione, poi estesasi alla “Peugeot” del politico parcheggiata di fianco. Proprio l’ultima sarebbe, al momento, l’ipotesi più accreditata dagli investigatori.

POCHE ORE PRIMA IN FIAMME AUTO PM. La prudenza è però d’obbligo, soprattutto per un parallelo inquietante. Tre giorni prima che le fiamme divorassero l’utilitaria del senatore Falanga, infatti, nel basso Lazio a Scauri un incendio di origine dolosa danneggiava l’auto della sorella dell'ex pm antimafia Pierpaolo Filippelli, di recente nominato Procuratore aggiunto a Torre Annunziata. Una concatenazione di eventi che ha immediatamente allertato la Prefettura di Napoli. E’ per questo che maggiori controlli sono stati estesi alle abitazioni private del senatore e del magistrato originario di Minturno.        

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L'incendio