Una traversata alle Hawaii per superare le barriere della disabilità. Questa la prossima sfida che affronterà Salvatore Cimmino, atleta di Torre Annunziata. “Ad agosto affronterò una nuova impresa nuotando nello stretto di Molokai, lungo circa 42 km e con una profondità di 701 metri. L'obiettivo è sensibilizzare gli Stati Uniti affinché sia ratificata la convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Basta emarginare, dobbiamo lottare per l'inclusione. L'America non può ignorare questo tema”.

A soli 15 anni, fu colpito da un grave osteosarcoma che rese necessaria l'amputazione di una gamba. Il suo progetto, 'A Nuoto nei mari del Globo', nasce vent'anni fa. Una missione, come la definisce Cimmino, per un mondo senza barriere e frontiere. Questa mattina l'atleta torrese, in vista dell'impresa alle Hawaii, si è allenato con una breve traversata partita da Torre Annunziata in direzione Castellammare. Un allenamento reso possibile con il supporto di Paolo Capriglione di Oplonti Charter. 

“Sono quasi un miliardo e mezzo le persone disabili isolate ed emarginate. Alcuni paesi, così come il nostro, si privano di risorse fondamentali escludendo dalla società uomini e donne che potrebbero essere un valore aggiunto. Torre Annunziata è una delle città meno accessibili del paese, con barriere architettoniche che rendono piuttosto complicata la vita a chi è in condizioni di svantaggio. Ho chiesto e ottenuto un incontro con il sindaco Corrado Cuccurullo e sono sicuro che insieme riusciremo a trasformare la città in un luogo per tutti”.

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