"Non ci mancheranno la forza e la determinazione per combattere la camorra. Rivolgo, per questo motivo, un appello a chi ha l'onere e la responsabilità di garantire la sicurezza dei cittadini di Torre Annunziata per un ulteriore sforzo concreto. È necessario che lo Stato sia presente in modo più visibile, affinché i cittadini percepiscano maggiormente la risposta alla prepotenza del malaffare".

A dichiararlo è il sindaco Corrado Cuccurullo dopo l'agguato in via Sambuco di martedì scorso. "Ho atteso 24 ore per evitare che la rabbia, che mi ha assalito dopo l'ennesimo, inqualificabile episodio di violenza criminale, prendesse il sopravvento. Da qualche settimana abbiamo avviato un ambizioso progetto di rigenerazione urbana, ben consapevole che non sarà un percorso facile né breve. Ringrazio le forze dell'ordine per i colpi inferti anche recentemente alla criminalità. Chiederò un maggior numero di unità, anche perché a breve, con l'apertura del Maximall, avremo in città un numero di presenze giornaliere che raddoppierà la nostra popolazione".

Necessari più uomini in campo per sconfiggere la cultura della violenza. Questa la richiesta del primo cittadino dopo i fatti di sangue in via Sambuco. Bersaglio dei sicari il 21enne Jonathan Gallo, nipote del boss Vincenzo 'Mezza Pallina'. Un fatto di sangue che ha innescato ancora una volta uno stato di allerta sul territorio. Il rischio è che possa verificarsi l'ennesima e sanguinosa faida di camorra. "Lavoreremo tutti insieme per superare questa cultura di violenza e costruire una Torre Annunziata diversa. Alcuni interventi, come quelli delle scuole, delle associazioni e dell'Amministrazione, richiedono tempo perché mirano a incidere profondamente sulla cultura, mentre altre azioni possono ottenere risultati in tempi più brevi, garantendo un tangibile senso di sicurezza", conclude Cuccurullo. 

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