TORRE ANNUNZIATA. Ai domiciliari per scontare una pena definitiva a 3 anni e 4 mesi per droga, in soli 3 giorni evade 2 volte. Beccato dalle forze dell’ordine in via Cavour, per lui ieri è giunta la condanna-bis. Raffaele Cecco, 38enne di Torre Annunziata ritenuto contiguo agli ambienti criminali della famiglia Gallo-Cavalieri, ci è cascato di nuovo. L’uomo - difeso dal legale Anna Fusco - stavolta è stato condannato alla pena di un anno e 4 mesi. A scrivere la sentenza, il giudice monocratico del tribunale di Torre Annunziata.

IL PERSONAGGIO. Raffaele Cecco, nel 2013, era finito in manette all’esito della maxi-retata anti droga “Stilo”. L’inchiesta, coordinata dalla Dda di Napoli, è poi sfociata in pene complessive a 115 anni di carcere per 17 capi e gregari di clan collegati ai Gallo-Cavalieri (ma Cecco, con formula piena, è stato assolto dall’accusa di far parte dell’associazione a delinquere).

Il blitz della Squadra mobile di Napoli scattò a fine ottobre, quando tra Torre Annunziata, Torre del Greco e diversi comuni dell’hinterland Vesuviano, la polizia arrestò 42 persone legate alla cosca oplontina dei Gallo-Cavalieri, degli Annunziata, dei Falanga e dei Licciardi di Secondigliano. Traffico internazionale di stupefacenti, estorsione e associazione mafiosa, i reati ipotizzati a vario titolo al processo dalla Dda partenopea.

La droga – come ricostruito dagli investigatori - viaggiava a bordo di tir, che seguendo itinerari collaudati arrivavano nella zona di Napoli anche grazie ad illeciti appoggi alle dogane. L’indagine, denominata “Stilo” (dal tipo di autovettura maggiormente utilizzata dai corrieri, in aggiunta ai tir), tra il 2004 e il 2006 portò al sequestro di più di 100 chili di cocaina, 1.200 chili di hashish e circa 2 chili di mdma.

L’ARRESTO-BIS. Lo scorso 1 luglio, invece, Raffale Cecco fu sorpreso dai carabinieri all’esterno della propria abitazione. Quel giorno, ironia della sorte, i militari spediranno in cella altri due presunti pusher: tutti agli arresti domiciliari e accusati di evasione. All’esito dei controlli in strada, assieme al 38enne torrese finirono in manette un minore di appena 17 anni, residente al Piano Napoli di via Passanti Scafati ed M.G., 30 anni, arrestato dai carabinieri mentre spacciava in piazza e a bordo della sua Fiat Punto. L’uomo si ‘copriva’ le spalle, trasportando in auto la sua bimba di appena 2 anni. La piccola sedeva sul sedile posteriore. Alle forze dell’ordine, il pusher si era presentato come una sorta di padre modello: in auto, con sua figlia trasportava anche la droga.

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