“Le strade mi fanno paura. Sono piene di scippi e rapine. Quartieri come i nostri sono a rischio”, e poi “vorrei fuggire, a Napoli ho paura”. Annalisa Durante, 14 anni, sul suo diario scriveva così. E fu proprio lei, pochi mesi dopo, a rimanere vittima della violenza insensata che tanto la spaventava.

A Torre Annunziata, a 20 anni dalla sua uccisione se ne fa memoria, incontrando Giannino, il padre che ha aperto una biblioteca a Forcella con Pino. A moderare la serata ė stato il salesiano don Tonino Palmese che ha concluso il suo intervento spiegando che “ci sono vivi che puzzano di morte e morti come Annalisa che ancora oggi dopo 20 anni puzzano di vita”. Presente in sala anche la vedova di Maurizio Cerrato che ha incitato i giovani presenti ad essere responsabili delle proprie scelte per una vita felice e responsabile.

L'iniziativa è stata organizzata nell'ambito delle iniziative promosse per il 20esimo anniversario della morte di Matilde Sorrentino, la mamma di Torre Annunziata uccisa il 26 marzo del 2004. A poche ore da quell'efferato delitto, hanno ricordato gli organizzatori Rino Balzano e don Vito Pepe, a Napoli una bambina di 14 anni fu colpita a morte durante uno scontro a fuoco! Annalisa e Matilde: due donne che ancora oggi profumano di vita.

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