Nuova tappa per la campagna promozionale del libro "La calibro sul fondale" di Mauro Oropallo. L'opera, nella giornata di ieri, ha fatto scalo al Liceo Artistico "G. De Chirico" di Torre Annunziata in occasione della rassegna "Incontro con l'autore", organizzata dal preside d'istituto Felicio Izzo e dalla professoressa di lettere nonché moderatrice Clelia Di Palma


L'aula magna della struttura didattica è stata teatro di un intenso dibattito tra autore e studenti; tante le curiosità e i dubbi manifestati dai giovani presenti, che hanno però prontamente trovato risposta nelle parole dello scrittore. Mauro Oropallo, oplontino di 29 anni, è riuscito fin da subito a catturare l'attenzione del pubblico rispondendo in modo serio ed esauriente alle domande poste, senza però mancare di una leggera vena ironica che ha reso il dibattito piacevole e di facile fruizione anche per i più giovani. Di seguito l'intervista all'autore.

Da dove nasce l'idea del libro e quando nasce?

“L'idea del libro nasce un paio d'anni fa, mossa sia dalla mia passione per la cinematografia e per il giallo sia perché, terminati gli studi, tutti noi affrontiamo quel periodo di ricerca della propria strada... La scrittura era un pallino che avevo già da tempo, quindi ho deciso di affiancare la stesura del libro a questa ricerca. ma anche per esprimere la mia comunicatività, che fino a poco tempo fa si limitava a trovare espressione nelle lunghe chiacchierate tra amici ma che poi sono riuscito ad incanalare nel mezzo cartaceo e quindi nel libro”.

Come descriverebbe la sua opera in poche battute a chi non l'ha mai letta?

“Un giallo in salsa napoletana a tinte fosche ed ironiche, proprio stringato; poi, più nel dettaglio, direi che il libro in maniera trasversale passa attraverso problemi di carattere sociale, mutamenti avvenuti nel contesto partenopeo, e lo fa in modo ambivalente, alternando lo humor e la testimonianza di eventi tragici che si manifestano nel nostro quotidiano direttamente o indirettamente”.

Progetti per il futuro?

“Entro un paio di mesi dovrebbe uscire anche il secondo libro, quindi io in effetti sto cercando di dare seguito a questa mia passione per la scrittura. Il secondo romanzo racconta di un episodio indipendente dal primo, ma che riguarda sempre il detective Ernesto Mericalli e il suo fido amico Gianfranco, immancabile spalla in tutte queste indagini... quindi progetti per il futuro sicuramente un secondo libro e anche un terzo che già sto scrivendo, non mi fermo mai... poi quando avrò una certa maturità e mi troverò in un certo mood mi cimenterò in un libro distopico, ma quello è un progetto sospeso, al momento sto battendo sul tema investigativo”.

Come si potrebbero avvicinare i giovani alla lettura?

“Uno dei primi modi in cui il ragazzo si avvicina alla lettura è il contesto scolastico... io ora manco da 10 anni tra i banchi del liceo, quindi non so come stanno le cose, però una decina di anni fa c'erano professori che usavano metodi un po' sterili per parlare di letteratura, mentre io invece sono stato testimone di presentazioni o comunque eventi a sfondo letterario molto coinvolgenti, e questo dipendeva proprio dall'oratore... la rivoluzione dovrebbe partire dall'insegnamento e i prof dovrebbero avere i mezzi giusti per insegnare, una cosa che a volte è limitativa; bisognerebbe inoltre dare anche al giovane un'educazione alla lettura e all'informazione sul web, perché alcuna notizie sono nozionistiche ma altre anche interessanti e di approfondimento, risultando d'aiuto per un ragazzo che oggigiorno è completamente circondato dalla tecnologia”.

Ha mai pensato ad una trasposizione cinematografica o teatrale della sua opera?

“Non sono pretenzioso, dal futuro mi posso aspettare di tutto; molte persone che hanno letto il libro mi hanno confessato che secondo loro il libro, per la sua fruibilità e per le atmosfere che si respirano, si potrebbe prestare tranquillamente a fare da sceneggiatura ad una minifiction... perché no, sarebbe bello, però il discorso è che poi a livelli più alti bisogna avere anche i giusti agganci; comunque se dovesse manifestarsi questo tipo di interesse da parte di qualcuno sarebbe divertente vederne una trasposizione sul piccolo schermo”.


L'incontro è stato allietato dai giovani talentuosi della Lars Crew, che hanno intervallato gli interventi del dibattito con piacevoli esibizioni musicali, e da alcune letture tratte dal romanzo; in chiusura, è intervenuto il preside Felicio Izzo, che ha avuto uno scambio di opinioni con l'autore riguardo alcuni importanti dettagli riportati nell'opera, per poi congratularsi con lo stesso per il suo stile di scrittura fluido ed accattivante.

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