E’ partito stamattina da via Costa il maxi-censimento degli immigrati di etnia rom e romena, che vivono spesso in condizione sanitarie drammatiche nel degradato rione “Provolera” a Torre Annunziata. Un’operazione, quella condotta dai Vigili urbani (agli ordini del tenente Antonio Virno), in collaborazione con due assistenti sociali inviati dal Comune, che andrà avanti per almeno due settimane.

Le strade da passare al setaccio infatti, soprattutto alla ricerca di bambini costretti a chiedere ogni giorno l’elemosina da mamma e papà, ed a rovistare tra i rifiuti a caccia di vestiti, sono tante. Tutte comprese tra via Parini e piazza Ernesto Cesaro: è proprio la zona sud della città ad essersi “ribellata” ai rom addirittura con una petizione popolare, chiedendo al sindaco oplontino Giosuè Starita di occuparsi della questione “sicurezza” nei rioni del degrado.

“Entrano abusivamente nelle nostre case e sporcano di continuo la città”: queste spesso le “lamentele” dei residenti, portate alla diretta conoscenza del primo cittadino anche da una richiesta formale protocollata al Comune da politici (Luciano Donadio di “Scelta Civica” e Salvatore Sannino del Movimento “Insieme per Torre”) e Comitati di quartiere.

L’allarme “intolleranza” esiste ed è forte. Da qui la maxi-operazione, partita da Palazzo Criscuolo, che oggi avrebbe già portato a scoprire due nuclei familiari irregolari, mai iscritti all’anagrafe e senza alcun contratto di locazione. Il censimento proseguirà a tappeto con l’intervento nei prossimi giorni di funzionari dell’ASL.

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