Torre Annunziata, al via le consultazioni del sindaco. Valzer di poltrone
Donnarumma, Mariano e Vaccaro lasceranno la giunta. Ecco i nuovi possibili equilibri
19-07-2018 | di Catello Germano
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Al via la verifica della maggioranza e al rimpasto in giunta a Torre Annunziata. E’ quanto deciso nel corso dell’interpartitico che si è tenuto ieri sera, mercoledì 18 luglio, nella sede cittadina del Pd. Le forze politiche, al termine della riunione, hanno sottoscritto un documento in tre punti: un ringraziamento al consigliere Iovane per il lavoro svolto in questi 13 mesi di amministrazione, il riconoscimento del Partito Democratico quale baricentro della coalizione di centrosinistra che ha vinto le elezioni e che governa la città e, infine, il via alla fase di verifica e rimpasto di assessori.
Ci saranno delle vere e proprie consultazioni nel corso delle quali Ascione incontrerà, ad una ad una, le delegazioni dei partiti della maggioranza. Una settimana, massimo dieci giorni e il sindaco dovrà poi relazionare sull’esito degli incontri e proporre una nuova quadra. Una cosa è certa: nella nuova giunta non saranno rappresentate tutte le forze politiche presenti nei banchi della maggioranza.
L’INTERPARTITICO
Una riunione che si è svolta non senza tensioni: la consigliera Mariagrazia Sannino (3C) non ha nascosto la rabbia per come è stata gestita dall’amministrazione la vicenda dell’adesione di Iovane alla Lega e, in particolare, per il mancato raggiungimento del numero legale nel consiglio comunale di ieri mattina. Altre forze politiche hanno posto il problema sulla composizione del Polo di Centro (il raggruppamento nel quale sono confluiti Rocco Manzo e Antonio Pallonetto della lista Civici Innovatori, Sannino e fino a qualche giorno fa Mauro Iovane della lista 3C e infine Luigi Cirillo di Generazione 2.0). Sono un’unica forza politica o sono tre diverse liste? Un equivoco che Pd e Progressisti hanno chiesto di chiarire al più presto, già a partire dalla fase di consultazioni.
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GIUNTA: CHI ESCE E CHI ENTRA
E’ già con un piede e mezzo fuori dalla giunta l’assessore Sofia Donnarumma: oramai è questione di giorni. Con l’abbandono di Iovane infatti, Mariagrazia Sannino non ha alcuna intenzione di sostenerla in giunta in quota 3C. E’ noto a tutti che le due non si amano e l’uscita di Iovane rappresenta l’occasione per la consigliera di fare fuori l’assessore. A traballare è anche la poltrona dell’assessore alle Politiche Sociali Stefano Mariano. Il presidente del consiglio Rocco Manzo, nel corso del vertice di maggioranza, ha avanzato questa ipotesi. “Mariano è in gamba – avrebbe detto Manzo – ma non riesce a conciliare il lavoro con l’incarico di giunta”. Un altro assessore che potrebbe abbandonare la giunta è Floriana Vaccaro (Generazione 2.0). La giovane in passato ha polemizzato non poco con il sindaco e su ambiente e gestione rifiuti non ha conseguito nessun risultato particolare. Emanuela Cirillo (Udc) e Gaetano Veltro (Progressisti) non dovrebbero avere problemi ad essere confermati in giunta: la prima per i risultati conseguiti, il secondo molto più semplicemente perché è un uomo di fiducia del sindaco di cui Ascione non si libererà facilmente, nonostante gli scarsi risultati sulle deleghe a lui assegnate (Viabilità e Polizia Municipale in primis).
GLI EQUILIBRI NEL PD
Merita un capitolo a parte il rimpasto per quanto riguarda il Partito Democratico. Qui la necessità è quella di mantenere gli equilibri sia rispetto alle forze alleate, sia al proprio interno, tra le varie correnti. Sicuramente il Partito Democratico chiederà un assessore in più (attualmente sono due, Ammendola e Ruggiero), necessario per far quadrare i conti al proprio interno. A scalciare sono i cozzoliniani che chiedono di far entrare in consiglio Giuliano Di Sarno, secondo non eletto. Probabile quindi che tra gli attuali consiglieri, uno verrà promosso in giunta: il nome più papabile è quello di Germaine Popolo che non ha mai fatto mistero di ambire ad un ruolo diverso da semplice consigliere. Aldo Ruggiero, primo non eletto, dovrebbe poi entrare in consiglio per poi dimettersi un attimo dopo per restare in giunta. Nessun problema per una riconferma anche per Luigi Ammendola. Il finanziere, oltre ad essere espressione della consigliera più votata del Pd (Giovanna Cirillo), ha un asso nella manica: la consigliera Angela Nappi, eletta con Civici Innovatori, non ha mai aderito al Polo di Centro e ha sempre mantenuto ottimi rapporti diplomatici con i casilliani e direttamente con il consigliere regionale Mario Casillo. Potrebbe essere questa la leva su cui il PD premerà per ottenere il terzo assessore in giunta.
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