“La priorità è tenere unita la coalizione. Stiamo lavorando per riaprire il dialogo con Vincenzo Sica e solo dopo ragioneremo sui nomi. L’obiettivo è riportare tutti al tavolo e ricucire la frattura, poi si rifletterà sul da farsi. Stasera è prevista l’ennesima riunione alla presenza di tutte le forze politiche e speriamo sia quella decisiva per uscire dall’impasse”.

A dichiararlo è Alfonso Quaranta esponente di ‘Orgoglio e Dignità’, lista civica che ha aderito all’Alleanza Straordinaria per Torre Annunziata. Dopo settimane all’insegna dello scontro, il centrodestra è ancora in una grave fase di stallo. La coalizione è divisa tra l’ex City Manager Vincenzo Sica e il dottor Carmine Alfano. Quest’ultimo ha il favore di diversi gruppi politici che hanno aderito all'Allenza. Un'ipotesi che non convince Enzo Sica e i supporters (Forza Italia, Lega, 3C e Agorà) e che ha inevitabilmente provocato una spaccatura interna.

Nei giorni scorsi fu proprio l’ex city manager del comune a tentare di rimescolare le carte in tavola con l’annuncio del ritiro della sua candidatura. Una mossa strategica pensata apposta per ricompattare il centrodestra ed esortare le forze dell’Alleanza a trovare un terzo nome super partes.Una mossa che non ha sortito fino a stamattina nessuna reazione, tant'è che qualcuno aveva anche cominciato a ipotizzare la fine di questa settimane come deadline oltre la quale non poter più andare avanti con questa telenovela.

La reazione è arrivata poche ore fa quando il coordinatore della coalizione Luciano Donadio ha convocato per questa sera alle 19.00 l’ennesima riunione per giungere ad un accordo. Tema centrale dell’incontro la candidatura di Carmine Alfano, in silenzio da molto tempo (per qualcuno della coalizione anche troppo tempo). Il dottore farà un passo indietro cedendo il posto ad un terzo nome o procederà con il supporto dei suoi alleati? Questa la domanda a cui si tenterà di dare una risposta alla riunione di stasera. Significativa la location individuata per il summit che, per molti, è decisivo: una stanzetta in un istituto religioso della città. Dopo le fumate nere delle riunioni al Circolo Oplonti, il centrodestra si aggrappa alla fede per trovare un'intesa.

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