Restituire una speranza ai giovani di Torre Annunziata. Questo il tema del primo confronto pubblico in scena all’Opera Salesiana. Schierati sul palco il poker di candidati sindaci in campo alle prossime amministrative. Il dibattito, moderato dal giornalista Salvatore Aulicino Mazzei, mette al centro il futuro dei ragazzi oplontini. Dopo i saluti di Don Gino Cella, Direttore dell’Oratorio, al via il confronto tra Carmine Alfano, Corrado Cuccurullo, Lucio D’Avino e Mariantonietta Zeppetella Del Sesto. 

Un faccia a faccia atteso in cui non sono mancate stoccate e provocazioni. Ad inaugurare il dibattito il J’accuse del professore Carmine Alfano, leader dell’Alleanza Straordinaria. “Il Partito Democratico ha distrutto i sogni dei nostri giovani. Hanno preferito rinchiudersi in un palazzo di vetro lasciando la città allo sbaraglio. Il disastro sociale ed economico di Torre Annunziata è una loro responsabilità. Siamo uno zero assoluto, l’ultima città di tutto il comprensorio: è una vergogna”.

Ad unirsi all’analisi di Alfano è l'avvocato Lucio D’Avino, leader di Oplonti Futura. "Il Partito Democratico ci ha lasciato un insegnamento prezioso. Grazie alla loro politica fallimentare abbiamo capito cosa non bisogna fare quando si governa un paese. Questa è la vera eredità dell’ultima amministrazione, responsabile di avere distrutto il territorio”. Una tesi sposata appieno anche dalla professoressa Mariantonietta Zeppetella del Sesto, candidata a sindaca del Movimento Cinque Stelle. “Hanno cancellato l’orgoglio di Torre Annunziata e tolto ai giovani la speranza di poter lavorare e vivere nella loro città. Toccherà a noi spazzare via le macerie e ricostruire una realtà solida e senza ombre”.

Accuse mirate che chiamano in causa il leader del centrosinistra Corrado Cuccurullo: “Ricordo ai miei avversari che scendo in campo come candidato indipendente e infatti non ho mai avuto esperienze precedenti. Sono affiancato da Tania Sorrentino e Carmela Sermino, donne forti e coraggiose scese in campo dopo avere vissuto sulla propria pelle gli effetti devastanti della camorra”.

Al centro del dibattito le strategie da attuare per strappare i giovani dalle grinfie del malaffare. Sul tavolo la proposta della professoressa Zeppetella. “Una delle soluzioni potrebbe essere un reddito di cittadinanza comunale. La nostra idea è quella di realizzare un centro civico, magari a Villa Adele. (Ex roccaforte del clan Tamarisco ndr). Potremmo intitolare il bene confiscato a Matilde Sorrentino e trasformare quel simbolo del male in un luogo di confronto”.

I candidati sindaci propongono azioni mirate soprattutto nei quartieri a rischio. “Uno dei temi caldi è l’abbattimento di Palazzo Fienga, ma è bene precisare che furono sgomberate anche famiglie estranee alla camorra – sottolinea l’avvocato D’Avino - Piuttosto che concentrarci su come rigenerare l’area dovremmo restituire una casa a chi non ce l’ha. Questa città è rasa al suolo e hanno distrutto persino il Forum dei Giovani. Dal 2020 l’ente istituzionale non ha nemmeno una casa ed è vergognoso. Venite da noi, vi ospiteremo nella sede di Oplonti Futura”.

A ravvivare il dibattito l’intervento di Francesco, studente del Marconi e rappresentante delle scuole oplontine. “Cosa farete per il nostro futuro? Non vogliamo abbandonare la città”. Una domanda netta che svela tutta l’amarezza dei ragazzi torresi. A fare da sfondo una fotografia dell’ex area industriale della zona sud, simbolo del fallimento delle amministrazioni passate. E stavolta è Corrado Cuccurullo a punzecchiare Carmine Alfano. “Nel 2017 dopo le primarie del Partito Democratico fu proprio Alfano ad ottenere la carica di vicepresidente dell’Asi. Dovrebbe spiegarlo lui perché quest’area è totalmente abbandonata. In tutti questi anni non è cambiato nulla, infatti è esattamente uguale a prima. La desertificazione industriale è una ferita aperta per Torre Annunziata e il nostro obiettivo e invertire la tendenza e creare lavoro".

Alfano non raccoglie la provocazione e focalizza l’attenzione sulle scuole. “Non è una laurea a definire chi sei. Tutti i lavori sono importanti e il nostro compito deve essere proprio questo: entrare negli istituti scolastici e aiutare i ragazzi a realizzare i propri sogni. Sono un professore universitario e il mio obiettivo è creare un polo di ricerca nella mia città. Il cambiamento è possibile, bisogna crederci”.

Ad unirsi al leader dell’Alleanza Straordinaria anche l'ex preside Zeppetella: “Conosco perfettamente il mondo delle scuole. Le strutture cadono a pezzi e questo non è accettabile. Bisogna anche riqualificare le palestre e promuovere lo sport. Inoltre, è fondamentale che i ragazzi siano in contatto con realtà internazionali per una crescita sia professionale che culturale”. Sul tema risposta netta dall’avvocato D’Avino: “Non sono qui per fare false promesse. Non posso garantire ai ragazzi che troveranno un lavoro nella propria città. Tengo a precisare che scendiamo in campo con l’obiettivo di cambiare il volto del territorio. Ci impegneremo costantemente per ridare una speranza a giovani di Torre Annunziata. Basta riempirsi la bocca con progetti irrealizzabili, noi siamo per la concretezza e l'abbiamo dimostrato”.

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