Scendo in campo perché amo Torre Annunziata e ho scelto di vivere qui. Avrei potuto trasferirmi, ma non l’ho fatto. Io e le persone che mi accompagnano in questo progetto possiamo fare la differenza e riscattare la città. Ai miei avversari dico che è giunto il tempo di una svolta. L’amministrazione del Partito Democratico ha massacrato gli imprenditori e negato la dignità del lavoro”.

Il professore Carmine Alfano si presenta alla città. Un centinaio a Villa Tiberiade per conoscere il programma del candidato a sindaco dell’Alleanza Straordinaria per Torre Annunziata. “I miei avversari parlano di installare panchine nei quartieri degradati. Ma cosa importa ai cittadini che abitano al Penniniello o ai Poverelli? Nulla. Sono zone in cui manca l’essenziale e probabilmente la situazione è talmente al limite che non hanno sedie nemmeno in casa loro – dichiara il dottor Alfano, visibilmente emozionato durante l’intervento – Partiremo dagli ultimi, sono loro la nostra priorità. Daremo una dignità a quei cittadini che la politica ha lasciato volontariamente indietro fregandosene per decenni dei loro bisogni. Il lavoro è il cuore pulsante di un territorio”.

Alfano non risparmia critiche agli avversari, in particolare al candidato del centrosinistra Corrado Cuccurullo. Quest’ultimo ha recentemente attaccato il dottore per avere mantenuto un incarico di centrosinistra di grande rilievo economico all’interno dell’Asi di Torre Annunziata. Dettaglio non del tutto irrilevante, considerata l'opione del leader dell'Alleanza Straordinaria sui dem oplontini. “L’incarico l’ho accettato dopo otto mesi dalle elezioni di Ascione perché ero scettico. Mi meraviglia l’attacco di Cuccurullo perché fu lui ad incoraggiarmi ad accettare. Mi è stato accanto per otto anni e scriveva lui i comunicati contro il Partito Democratico. Ho un rapporto personale con il Presidente De Luca, non politico”.

Lavoro, turismo e riscatto sociale. Questi gli obiettivi di Carmine Alfano e dei dieci gruppi a supporto. Forze sociali e politiche che indipendentemente dall’appartenenza, scendono in campo con un unico obiettivo: la rinascita. “Ho chiesto il meglio a prescindere dagli idealismi. Il punto di congiunzione è l’amore per Torre Annunziata. Capisco il sentimento di sfiducia nei confronti della politica, ma rinunciare al voto non è la soluzione. Andate a votare e siate protagonisti di un cambiamento. Questa è l’ultima chance”.

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