“Siamo pronti a dialogare con D’Avino e Zeppetella per vincere le elezioni. La mia coalizione rappresenta il cambiamento e le altre forze in campo, escluse dal ballottaggio, non avranno problemi a sedersi al nostro tavolo. Al contrario del centrosinistra siamo credibili e pronti ad entrare in azione per un concreto rilancio. C'è un'unica vittoria possibile”.

Il professore Carmine Alfano, candidato a sindaco dell’Alleanza Straordinaria per Torre Annunziata, rompe il silenzio e incontra la stampa. Il leader del centrodestra tenterà di intercettare i voti di Oplonti Futura e Movimento 5 Stelle per ribaltare il risultato del primo turno. Le affermazioni del professore sono in perfetta linea con i rumors che si inseguono tra i vari comitati elettorali, secondo cui ci sarebbe già stato un punto di contatto tra gli emissari di Oplonti Futura e l’Alleanza Straordinaria.

“Se mettiamo insieme i miei voti con quelli ottenuti da D’Avino e Zeppetella abbiamo un quadro chiaro dello scenario politico locale. Insieme raggiungiamo il 58% contro il 42% del centrosinistra – continua Alfano - Questo significa che Torre Annunziata non vuole Corrado Cuccurullo nè la sua coalizione. Inoltre, il Partito Democratico non porta a casa un risultato positivo e infatti i voti non sono mai stati così bassi come in questa tornata elettorale. La città è stanca e vuole rinascere”.

Alla domanda su cosa non abbia convinto i cittadini a scegliere la sua coalizione la risposta è secca. “Il centrosinistra scende in campo con partiti strutturati. Le nostre liste, invece, non vantano la stessa esperienza dei dem. Forse è proprio questo che ci ha penalizzati perché probabilmente non tutti gli elettori hanno votato in modo corretto”.

E sul vantaggio di Cuccurullo aggiunge: “Mi sono interrogato sul risultato del centrosinistra e ho fatto le mie valutazioni. Passeggiavo per la città e ho visto persone uscire di casa con pigiama e pantofole a poche ore dalla chiusura delle urne – spiega Alfano - Mi chiedo cosa le abbia spinte all’improvviso a raggiungere i seggi per il voto. Il Partito Democratico sa come accaparrarsi gli elettori e l'esperienza del passato lo dimostra. Andremo casa per casa, se necessario, e convinceremo i torresi a votare per noi”.

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