Torre Annunziata è ancora ostaggio delle sedie. A quasi sei mesi dall’omicidio di Maurizio Cerrato il fenomeno non è stato debellato. Anzi. Non è raro vedere in città i posti delle auto occupati in maniera abusiva.

Nessuno finor si è ribellato. Tranne il povero Maurizio Cerrato, che per aver difeso la propria figlia è stato ucciso da quattro belve in via IV Novembre lo scorso 19 aprile.

La polizia municipale ha svolto un’attività di facciata soltanto all’indomani dell’efferato omicidio. Solo tanta pubblicità, ma poco costrutto. A pagare sono state solo alcune attività, mentre da altre parti di Torre Annunziata le occupazioni abusive sono ben evidenti.

A esprimere tutta la propria disapprovazione è stata anche Tania Sorrentino, vedova di Maurizio Cerrato che ha fotografato una di quelle maledette sedie in via San Francesco di Paola. “A quasi sei mesi dal barbaro omicidio per futili motivi le coscienze restano immutate. Ti viene da chiedere chi ci viva ,ma la verità è che siamo circondati da sottospecie umane che rifiutano l’evoluzione”.

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