Un vaso di Pandora, che sta facendo tremare il Comune di Torre Annunziata. L’arresto di Nunzio Ariano, ex capo dell’Ufficio Tecnico, ha scatenato uno scossone non da poco nelle stanze dei bottoni di via Schiti. L’ingegnere è stato arrestato lo scorso 28 dicembre, con la guardia di finanza che l’ha beccato con una mazzetta da 10mila euro intascata da una ditta per i lavori anticovid alla scuola elementare “Siani”.

LE INDAGINI. Sotto la lente di in gradimento del gruppo guardia di finanza di Torre Annunziata è finito questo appalto, ma i fari sono puntati sull’intero “sistema Ariano”. Dopo le parole della gola profonda dell’Ufficio Tecnico, che ha denunciato la condotta del capo dell’Utc, le indagini si stanno facendo sempre più serrate.

Non solo i lavori per far rispettare le norme anticovid. L’ultima delibera in ordine di tempo è stata quella riguardante il parcheggio a via Zampa, ritenuta non idonea da parte del segretario generale Capuano.

Nel mirino degli inquirenti sarebbe fino anche il maxi dragaggio del porto. Un affare da 33 milioni di euro, che avrebbe previsto un grande cambiamento per il litorale di Torre Annunziata.

Anche l’aggiudicazione dell’appalto per le Universiadi è un altro punto focale, sul quale la guardia di finanza sta cercando di fare chiarezza.

ARIANO ANCORA IN CARCERE. Nel frattempo Nunzio Ariano è ancora in carcere a Poggioreale. L’ingegnere è ancora in attesa della data del Riesame, che valuterà la sua richiesta di scarcerazione con la traduzione ai domiciliari.

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