Dopo quasi cinquant’anni dall’approvazione dell’ultimo strumento di pianificazione (PRGI del 1972), il comune di Torre Annunziata ha intrapreso un nuovo importante percorso amministrativo approvando oggi in seduta di giunta municipale il Preliminare del Piano Urbanistico Comunale ed il Rapporto Ambientale Preliminare VAS, su proposta del sindaco Vincenzo Ascione e dell’assessore all’Urbanistica Stefania Caiazzo.

«L’obiettivo perseguito da questa Amministrazione – afferma l’assessore Caiazzo -, non è stato solo quello di ottemperare a quanto disposto dalla normativa regionale, che ha fissato al 31 marzo 2021 il termine ultimo per l’approvazione del PUC, ma - in un’ottica di complessivo rinnovamento - di partire proprio dal piano come strumento indispensabile e reale di democrazia, come quadro strategico entro cui costruire regole certe e uguali per tutti, come riferimento unico, trasparente e condiviso.

Il preliminare di PUC, redatto dall’Ufficio di Piano del Comune, punta prioritariamente a potenziare il ruolo di Torre Annunziata sia su scala metropolitana, nella quale il territorio comunale deve tendere a configurarsi come cerniera tra sistemi territoriali diversi (sistema naturalistico del Parco del Vesuvio, sistema culturale e archeologico della direttrice Portici-Ercolano-Pompei e sistema costiero vesuviano da Portici a Castellammare), sia come polo di riferimento per i turismi, più che per il turismo. Dunque, un sistema turistico estremamente ampio, diffuso, diversificato e di assoluto livello anche su scala locale, dove la città deve necessariamente potenziare le sue qualità urbane attraverso precise azioni di valorizzazione, riqualificazione, integrazione delle sue componenti naturalistiche, culturali, storico-archeologiche e insediative.

Un altro obiettivo del PUC – prosegue Caiazzo - è quello di definire per Torre Annunziata un sistema complesso ad alta qualità, tanto per chi vive stabilmente sul territorio, quanto per chi arriva e vi soggiorna come turista. Un sistema basato su rilevantissimi valori esistenti e sull’opportunità di attivarli come risorse per un nuovo, più complessivo e duraturo sviluppo sociale, economico, produttivo e insediativo, secondo innovativi criteri di qualità e in un’ottica di riqualificazione e rigenerazione urbana, e di massimo contenimento del consumo di suolo.

In quest’ottica, i punti fondamentali per impostare una nuova strategia di pianificazione efficace e coerente saranno rappresentati dalla tutela e valorizzazione delle risorse naturalistiche e culturali; dalla creazione di reti interconnesse tra beni naturali, culturali, rurali e insediativi; il miglioramento dell’accessibilità e della fruizione dei beni; la tutela del paesaggio costiero e la riqualificazione degli insediamenti; l’incremento delle attrezzature e dei servizi; il sostegno e la valorizzazione delle attività rurali; il recupero degli insediamenti storici; la riorganizzazione e la rigenerazione degli insediamenti recenti; il completamento e l’adeguamento della viabilità; la promozione e l’incremento della “mobilità dolce” ciclabile e pedonale; l’inserimento di nuovi poli di attrattività a scala territoriale».

«La città di Torre Annunziata – dichiara il vicesindaco Lorenzo Diana - ha da oggi un preliminare di Piano Urbanistico Comunale, approvato dalla giunta municipale a quasi 50 anni dal piano regolatore ed a 17 anni dalla legge regionale 16/2004. Si tratta di un ottimo risultato in appena due mesi di lavoro della nuova giunta voluta dal sindaco Vincenzo Ascione. Ora inizierà un percorso di confronto sul PUC con tutte le anime della città».

Il PUC, nella sua elaborazione definitiva prodotta anche sulla base delle diverse valutazioni acquisite negli incontri di partecipazione pubblica, dovrà essere adottato dalla giunta municipale entro il prossimo giugno.

Il Preliminare del PUC sarà presentato nei prossimi giorni nell’ambito di una conferenza stampa che si terrà presso la sede comunale. Nelle prossime settimane saranno poi programmati gli incontri di partecipazione pubblica allargati a tutti i cittadini, agli enti, alle associazioni, agli operatori e ai soggetti competenti in materia ambientale, in modo che il piano urbanistico possa assumere il senso di un “luogo” pubblico per riflettere, valutare e decidere in modo condiviso.

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