Il ragazzo seduto in prima fila si chiama Mamadou e viene dalla Guinea. Quello due file indietro, invece, che ha il viso sempre corrucciato è Lamine e viene dal Gambia. Amadou, il ragazzo che gli sta accanto, è del Mali. C’è anche un nutrito gruppo di senegalesi.

Il Continente africano è quasi per intero rappresentato dai ragazzi che si sono ritrovati nei locali che da oggi ospitano lo sportello migranti della Federconsumatori a Torre Annunziata. La sede si trova in via Fusco, dove un tempo c’era un negozio di giocattoli. Uno sportello che si aggiunge a quello che da ormai 10 anni è attivo presso la Camera del Lavoro-cgil.

Quando arrivo sta parlando il Presidente dell’associazione “Mande” di Napoli, Ibrahim Coulibaly, che fa il punto della situazione sull’accoglienza dei migranti in Italia e su come i diritti dei più deboli vadano tutelati e garantiti. È il turno poi di Ndemba Dieng, noto a Torre Annunziata per essere vicepresidente dell’associazione Ubuntu guidata dalla professoressa Olimpia Barba, e che si occupa di dare voce e assistenza a migranti e rom. Ndemba è molto emozionato, lui che di solito è molto sicuro di sé quando parla di integrazione ai ragazzini delle scuole del territorio in cui è ospitato, quando parla ai cortei per manifestare contro nuove e vecchie ingiustizie che purtroppo sono sempre più frequenti. È commosso perché questo sportello è la realizzazione di un sogno, quello di poter finalmente essere un punto di riferimento concreto per tutti quegli stranieri che intendono richiedere il permesso di soggiorno, la cittadinanza italiana, il ricongiungimento familiare, ma anche assistenza legale, e che potranno finalmente trovare ascolto tutti i giovedì dalle 16 alle 18.

All’iniziativa erano presenti il Presidente della Federconsumatori della Campania, Rosario Stornaiulo, il Console Generale del Senegal a Napoli, Idrissa Sene, il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione, gli avvocati della Federconsumatori di Napoli Gianfranco Telese e Angela Senese.

Prima di alzarmi dal mio divanetto (sulle sedie non ho trovato posto) ed applaudire, guardo tutti questi ragazzi seduti in platea e penso che siano qui per dare voce ad un unico grande diritto, quello della felicità.

Titti D'Amelio

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