Torre Annunziata, arresto Amoruso. “Mi dovevano dare Pasqua, i ‘uaglioni’ stanno rubando”
Il genero di Aldo Gionta, per il pentito Michele Palumbo, si “abbuffava” con gli altri “moschettieri” alle spalle del clan
01-12-2015 | di Salvatore Piro
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Valentino Gionta junior, Salvatore Paduano e Gaetano Amoruso: “tre uaglioni”, tre giovani“moschettieri” che stavano “solo rubando”, facendo i soldi alle spalle del clan di via Bertone. Come? Non pagando gli ‘stipendi’ agli affiliati detenuti o coi papà in galera. E’ quanto detto alla dda di Napoli dall’ultimo pentito della cosca di camorra di Torre Annunziata, Michele Palumbo ‘monnezza’, l’uomo che con le sue dichiarazioni ‘choc’ ha ‘incastrato’ Amoruso, il genero del boss poeta Aldo, arrestato ieri sera dai militari del nucleo operativo oplontino con l’accusa di essere l’attuale reggente del clan a soli 23 anni (vedi link correlati, ndr).
Per l’antimafia Gaetano Amoruso, figlio di Francesco ‘a vecchiarella’, noto killer dei Gionta morto in carcere per cause naturali, già dal 2008 e all’età di sedici anni era l’elemento di spicco della cosca. L’investitura ufficiale gli arrivò direttamente da un ‘pizzino’: lo scrisse proprio Aldo Gionta a suo figlio Valentino junior, mentre il boss poeta era in galera ad Opera. ‘Pizzino’ sequestrato dalla penitenziaria milanese: “Gaetano e Valentino, ora che sto in cella vi spiego io come si fa”. Questo era il messaggio. Ecco in pratica tutte le istruzioni.
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Una guerra tra clan anticipata dall’intervento dei carabinieri: avevano già pronte le armi per la spedizione di fuoco
Istruzioni seguite bene dai giovani rampolli. I “moschettieri” che “non stanno a dare niente”, per dirla alla Palumbo. Nemmeno a Pasqua. Tempo di regali e di ‘stipendi’. E invece Sasà Paduano (il baby-boss che si nascondeva ad Angri, finito in manette nel 2012 a 21 anni) “si sta abbuffando…pure quegli altri la…stanno solo rubando”. E' sempre il 'monnezza' a parlare. Lo diceva a sua moglie, nel corso di un colloquio in cella nel 2010. Gaetano Amoruso, all'epoca, era poco più che maggiorenne.
I “moschettieri” coi ras tutti in carcere studiavano per bene. Lo dimostrano le cifre. Il 19 marzo scorso i carabinieri sequestrarono a casa di Gaetano Amoruso 11mila e 100euro: per la dda erano parte dei proventi della cassa del clan, gestita dal marito di Gemma, la figlia 20enne del boss-poeta accusata del tentato omicidio in concorso (con Annunziata Caso e Pasqualina Apuzzo) della sua anziana prozia Carmela, sorella di Valentino senior. Semplicemente il primo. Il fondatore. Al suo tempo, coi ‘vecchi’ tutti fuori, nessuno litigava in ‘famiglia’. Oggi no, ora è diverso. Il clan è decimato. In manette ci è finito pure l’ultimo “uaglione” che comandava.
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