Nei giorni 6, 7 e 8 gennaio, presso la Chiesa dello Spirito Santo, sono stati esposti i pupi del maestro Lucio Corelli. Tre giornate all'insegna dell'arte promosse dal Rotary Club di Torre Annunziata che ha organizzato l'evento con lo scopo di rilanciare l'antica tradizione napoletana. 

La mostra si inserisce in un più ampio progetto di recupero e valorizzazione dell’ultracentenaria dell’opera a cui ha lavorato il Rotary in sinergia con i Corelli. Torna in scena la tradizione. Il teatro dei pupi da tutti conosciuto come “L’opera dei pupi”, si ripropone a Torre Annunziata. Una forma d’arte che la vecchia generazione sicuramente ricorderà. Chi non poteva permettersi il lusso di andare in un vero teatro, di applaudire i veri attori, si recava al Teatrino di via Zuppetta. Ed era lì che i pupi si riproponevano ogni sera ad un pubblico sempre più divertito. 

Torre Annunziata è legata a doppio filo al nome della famiglia. L’importante tradizione dei pupi è stata portata avanti da Vincenzo e Lucio Corelli negli anni ’50 e ’60. Con il tempo questa forma di spettacolo è andata in crisi costringendo Lucio a chiudere il suo teatrino. L'iniziativa del Rotary Club Oplonti, a cui sono state affidate le opere del maestro, è un suggestivo viaggio nel passato, pensato apposta per riscoprire quell'antica arte andata ormai persa.

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