Torre Annunziata. Ascione: “Da questa catastrofe ne usciremo con le ossa rotte”
Le preoccupazioni del sindaco a causa dell’emergenza coronavirus: “Lo Stato intervenga con investimenti”
24-03-2020 | di Marco De Rosa
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Quello che immagino al termine di questa emergenza, è una situazione drammatica”.
Non usa mezzi termini il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione sulla situazione che sta vivendo la città in piena pandemia da coronavirus. In un’intervista rilasciata a Videonola il primo cittadino si è soffermato sulle ripercussioni che avrà l’economia torrese a seguito dei contagi da Covid-19.
“Una città già fortemente provata dal punto di vista commerciale – ha continuato il primo cittadino - e che stava provando a rialzarsi con iniziative private, vedi il centro commerciale Pompeii Maximall, e pubbliche come l’utilizzo dello Spolettificio a scopo turistico. Queste premesse rischiano di diventare vane nell’operazione di rilancio economico. Al termine di questa catastrofe questa città ne uscirà con le ossa rotte senza un intervento massivo da parte dello Stato”.
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E’ lo Stato, secondo Ascione, a dover fare la propria parte, quando l’emergenza sarà finita. Da una parte il comune sta facendo quello che può con interventi di sanificazione delle strade e dei palazzi. Secondo Ascione, però, non basta: “Le condizioni delle casse comunali non sono brillanti – ha spiegato -. Noi faremo ciò che è possibile, ma c'è bisogno di interventi più massivi, per rilanciare e recuperare questo gap economico. Quello che però non dovremo dimenticare è il ruolo prioritario che la sanità dovrà avere nella prossima agenda politica”.
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