Torre Annunziata. Ascione: dimissioni unico modo per uscire di scena dignitosamente
Bilancio consolidato approvato, ma i numeri non ci sono. Pronta mozione di opposizione e Pd
30-10-2021 | di Redazione
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Il bilancio consolidato è stato approvato, ma la poltrona di Ascione è tutt’altro che salda. Dopo il flop dello scorso mercoledì, ieri si è riunito il Consiglio Comunale di Torre Annunziata. All’ordine del giorno soltanto un atto fondamentale per l’assunzione di 53 nuovi dipendenti¸ che hanno vinto il concorso Ripam della Regione Campania.
In prima battuta l’Assise non aveva raggiunto il numero legale. In questo caso, però, si è potuta formare grazie all’ingresso in aula dell’opposizione. Il sindaco Ascione ha ottenuto soltanto dieci voti a favore, più il suo e quello del presidente Giuseppe Raiola. Contraria la minoranza formata da Pierpaolo Telese e dai fratelli Alfieri e i presenti del Pd. Mentre Marcello Vitiello si è ancora una volta astenuto. Una decisione già adottata in occasione del voto per il bilancio di previsione, che salvò il consiglio comunale dallo scioglimento dopo la diffida del prefetto di Napoli.
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Il dato è oggettivo e incontrovertibile: Ascione non ha più i numeri per continuare a governare la città. Dopo l’uscita di scena del Pd, eccetto Giuseppe Raiola, in pochi sono i fedelissimi, tra surrogati e trasformisti, che gli sono rimasti vicino. I mal di pancia sono evidenti all’interno della 'maggioranza'. A cominciare da quelli di Francesco Nella e Michele Avitabile, che hanno dato segnali netti di insofferenza nei confronti del primo cittadino di Torre Annunziata.
Nelle ultime ore si sta facendo anche largo l’ipotesi di una mozione di sfiducia. Quest’ultimo rappresentterebbe unico strumento per dire con chiarezza alla città chi sta ancora con Ascione e chi invece vuole la sua uscita di scena. La possibilità si era paventata già negli scorsi mesi, ma stavolta le dieci firme ci sarebbero. Oltre alle opposizioni, sarebbero pronti a portare la proposta in Assise anche i cinque consiglieri del Pd (Papa, Popolo, Colletto, Ruggiero e Lucibelli).
Ascione rischia così di essere messo con le spalle al muro. Solo le dimissioni potrebbero salvarlo da una votazione che potrebbe rendere meno amara la sua esperienza fallimentare da sindaco
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