Torre Annunziata, Ascione fa mea culpa: “Chiedo scusa, su Ariano è colpa nostra”
Il sindaco lancia la sfida in vista della fine della consiliatura. “Il Puc tra gli obiettivi principali”
21-01-2021 | di Gianluca Buonocore
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“Chiediamo scusa per le valutazioni sbagliate”. Comincia con un mea culpa la dichiarazione politico-programmatica di Vincenzo Ascione. Il documento è stato presentato questa mattina in occasione della presentazione del quarto esecutivo dall’inizio del suo mandato.
VICENDA ARIANO. Un’ammissione di colpa quella del sindaco di Torre Annunziata, impegnato a raddrizzare una barca che galleggia a vista. Ovviamente non poteva non iniziare dalla vicenda Ariano. “Non minimizziamo il grave episodio di corruzione che si è verificato. Non ci diamo pace per le sottovalutazioni e i mancati controlli. Ma è ancora più intollerabile il comportamento di chi si procura vantaggi, utilità o illeciti utilizzando la funzione di dirigente o amministratore pubblico”. Questa è stata la principale motivazione che ha portato il primo cittadino a puntare su una squadra, come lui l’ha definita, di alto spessore. Promettendo inoltre provvedimenti importanti sul fronte della trasparenza.
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IL PUC. Il sindaco si è soffermato anche sul Puc, un’altra opera mai terminata dall’ex assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica Luigi Ammendola, sostituito da Stefania Caiazzo. “La nostra intenzione è quella di presentarlo entro la fine dell’anno - ha affermato la neo assessore stamane nell’aula consiliare - E’ l’obiettivo più importante”. “E’ fondamentale per il futuro di Torre Annunziata - ha aggiunto Ascione - In un rapporto vero con le varie categorie sociali, forze sindacali e dell’associazionismo di coloro che vivono nei nostri quartieri”.
LA SFIDA. Questo ultimo anno e mezzo di mandato rappresenta una vera e propria sfida per Ascione, che finora non ha spiccato per doti decisionali. “Vogliamo essere la città che recupera beni confiscati alla criminalità e trasforma Palazzo Fienga da fortino di un clan a luogo di legalità e cultura. A dimostrazione che la camorra si può battere. Vogliamo scrivere una pagina nuova ma possiamo farlo solo con il confronto, il contributo, il protagonismo e la passione civile delle donne e degli uomini di questa città - ha concluso il sindaco nel documento - A prescindere dalle loro convinzioni e dalla severità con la quale hanno giudicato il lavoro di questi anni”.
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