Torre Annunziata. Ascione non decide: la città resta senza governo
Mistero sulla nuova giunta. Tensioni interne al Pd, Savarese: “Gioco delle tre carte”: ipotesi commissariamento
12-12-2020 | di Redazione
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Ultimatum scaduto, ma la giunta ancora non c’è.
Fumata nera per il terzo rimpasto dell’era Ascione a Torre Annunziata. Il sindaco non riesce a decidere, continuando a essere ostaggio dei partiti. Nel weekend erano infatti attesi i nomi dei nuovi assessori. Una sintesi in grado di soddisfare i “mal di pancia” dei consiglieri, però, non è stata trovata. E la città ristagna nel limbo.
LE TENSIONI. Questa mattina c’è stato un incontro tra il sindaco Vincenzo Ascione e i consiglieri Gerardo Salvi e Antonio Pallonetto. L’obiettivo era quello di spingere Bruno Orrico a lasciare il posto da assessore ma i tre hanno lasciato l’incontro senza un accordo. Altro malessere lo avrebbe espresso il consigliere Franco Colletto, in merito anche ad alcuni lavori pubblici in corso di esecuzione nella zona sud di Torre Annunziata. Dietro al dissenso potrebbe nascondersi la volontà di sedere tra i banchi della giunta.
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IL TOTO ASSESSORI. Nel frattempo all’interno del Pd continua a divampare la polemica sui giochi di potere che coinvolgono le varie forze del partito. Sempre più visibile all’orizzonte lo spettro del commissariamento. Sulla nomina di un assessore voce in capitolo lo avrà il segretario provinciale del Pd Marco Sarracino, che sta facendo sponda con l’area politica che fa riferimento a Lello Ricciardi e all’ex sindaco Giosuè Starita e alla componente di Salvatore Avvisato.
Una mossa che ha mandato su tutte le furie il segretario cittadino Francesco Savarese: “Stanno facendo il gioco delle tre carte – ha tuonato – una corsa spaventosa al potere che non ho intenzione di avallare. Non abbiamo preso parte a nessuna riunione per cui se dovesse esserci una decisione ne prenderemo le distanze. Non ho intenzione di svendermi per un posto in giunta”.
L’IPOTESI COMMISSARIAMENTO. Ma c’è dell’altro. Dopo il “fallimento” dell’opera di conciliazione provato da Paolo Persico, a riprovare a cercare la pace ci sono in lizza due nomi, che vengono entrambi da Ercolano. Il primo è quello dell’ex consigliere comunale di Ercolano Michele Maddaloni, l’altro è quello di Teresa Armato. La dirigente quando fu mandata ad Ercolano riuscì a riportare serenità all’interno del PD, contribuendo a far eleggere Ciro Buonajuto, recentemente confermatosi come sindaco più votato d’Italia. Chissà cosa potrebbe accadere se Teresa Armato decidesse di approdare a Torre Annunziata.
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