Torre Annunziata, asilo nido comunale: sconti per le famiglie
Protesta dei genitori: “Il Comune deve garantire il servizio in modo costante”
14-01-2015 | di Redazione
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Sconto del 50% sulla retta di gennaio e riduzioni ogni qual volta i bambini non pranzano a scuola. Una piccola vittoria per le famiglie dei piccoli alunni che frequentano l’asilo nido comunale di via Poerio. Prima della pausa natalizia infatti diversi genitori hanno manifestato la propria rabbia con il Dirigente del Settore Politiche Sociali. “Abbiamo chiesto per quale motivo siamo stati costretti a versare a settembre una retta scolastica per intero – racconta uno dei genitori - nonostante i bimbi abbiano cominciato a frequentare l’asilo solo a metà mese. A scuola ci hanno più volte detto che avremmo recuperato a giugno, intanto però in poco più di due settimane, abbiamo dovuto versare due rette che, per alcune famiglie significa oltre 500 euro”.
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La rabbia dei genitori è sfociata anche in una raccolta di firme e una petizione di cui alcuni genitori si erano fatti promotori. “Salutiamo con piacere la decisione del Dirigente che va incontro alle richieste delle famiglie, ma il problema non è risolto del tutto – commenta uno dei genitori promotore della petizione - Nella pianta organica del Comune c’è un solo cuoco che lavora presso la struttura di via Poerio. Quando comprensibilmente questo lavoratore si assenta, i genitori sono costretti a ritirare i figli prima dell’orario d’uscita”.
Il Dirigente del Settore Porfidio Monda ha ordinato di calcolare i giorni in cui le famiglie hanno ritirato in anticipo i figli perché impossibilitati a pranzare a scuola. Questo calcolo si è tradotto in uno “sconto” di circa il 15% da recuperare sulle rette successive, oltre alla decisione di far pagare la metà la retta di gennaio, cosi da compensare la retta di settembre. “Il Comune non può incassare dei soldi per un servizio che non garantisce e fin qui ci siamo, ma il problema comunque resta. Le famiglie mandano i figli al nido non solo per far crescere i bimbi con i bimbi, ma anche perché in diversi casi lavorano entrambi i genitori. Il Comune dovrebbe garantire il servizio pasto anche quando il cuoco si assenta. Perché non dare l’incarico all’azienda che fa il servizio mensa nelle scuole della città?”
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