Torre Annunziata. Assalto al pronto soccorso, Paolo Siani: “Impossibile lavorare così”
L’onorevole in visita con il procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho a Villa Parnaso: “Occorre dare risposte concrete”
02-03-2020 | di Marco De Rosa
VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
Paolo Siani e Federico Cafiero De Raho sulla panchina dedicata alla libertà di stampa a Villa Parnaso.
Questa mattina, alla presenza del sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione, dei vertici delle forze dell’ordine locali e dell’on. Paolo Siani, fratello di Giancarlo, l’iniziativa organizzata da “Il Mattino” con il Procuratore Nazionale Antimafia De Raho.
“Stare seduti su questa panchina – ha spiegato Paolo Siani, fratello di Giancarlo – è un’occasione importante per far sì che questa panchina sia vissuta e non resti un simbolo inutile”.
Argomento centrale della chiacchierata sono stati i fatti dell’ospedale Pellegrini di Napoli, in cui un ragazzo di 15 anni è morto la notte scorsa a Napoli in un tentativo di rapina a un carabiniere in abiti civili. All'alba il Pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini, dove il ragazzo è stato portato già in condizioni disperate, è stato devastato (ha fatto sapere l’Asl, ndr), dalla rabbia dei parenti.
Boscotrecase in lutto: morto il ragioniere Alberto Accardo
E’ stato docente al “Graziani di Torre Annunziata: aveva 75 anni
“Lo stato oggi è alle prese con l’emergenza ospedali – ha continuato Siani – presi d’assalto per qualsiasi cosa. In Parlamento si sta mettendo a punto proposta di legge per tutelare gli operatori sanitari. C’è bisogno di una risposta concreta dello Stato. E’ il caso che le forze dell’ordine presidino i pronto soccorso, perché ritengo sia insopportabile pensare di andare a fare il proprio lavoro e essere assaltato da vandali”.
Un episodio analogo accadde poco più di un anno fa all’ospedale di Boscotrecase. Il 19 febbraio dello scorso anno una donna di Torre Annunziata morì nel nosocomio vesuviano. Di lì a poco si scatenò l’ira dei parenti della vittima, i quali aggredirono personale e sfasciarono il reparto di medicina d’urgenza. “Ci sono tanti episodi del genere – ha concluso Siani -. Esprimo la mia solidarietà più piena e prometto l’impegno più profondo per tutelare medici e tutti quelli che lavorano in condizioni di emergenza. So cosa significa perché si tratta di un lavoro che ho svolto fino a due anni fa e so quanto è diventato pericoloso. Occorre subito dare risposte concrete”.
Sondaggio
Risultati
Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"