Ascione e 6 suoi fedelissimi restano incandidabili per il Ministero. Prosciolti invece altri 17 ex consiglieri e assessori ritenuti estranei alle infiltrazioni camorristiche che hanno caratterizzato l'amministrazione Ascione.

È la decisione dell'Avvocatura di Stato che ieri ha deciso di procedere soltanto contro l'ex primo cittadino e gli ex amministratori Luigi Amendola, Rocco Manzo, Luisa Refuto, Maria Oriunto, Gioacchino Langella e Peppe Raiola.

"Lavvocatura di Stato ha deciso di voler procedere soltanto nei confronti dei ricorrenti - si legge nella nota - (Ascione più i 6, ndr), ritenuti responsabili delle condotte che hanno dato luogo ad una situazione di cattiva gestione della cosa pubblica, aperta alle ingerenze esterne ed asservita alle pressioni della camorra sul territorio". Per il momento quindi i 7 nomi restano sulla lista nera e non potranno in alcun modo candidarsi a nessuna carica pubblica, in attesa dell'udienza del prossimo 28 febbraio.

Fuori dalla vicenda ed estranei alle pressioni sono gli ex amministratori Gaetano Veltro, Massimo Papa, Michele Avitabile, Pasquale Iapicca, Antonio Pallonetto, Angela Nappi, Ciro Alfieri, Bunone Avitabile, Francesco Nella, Francesco Colletto, Maria Longobardi, Davide Alfieri, Pierpaolo Telese, Salvatore Solimeno, Raffaele Izzo, Germaine Popolo e Marcello Vitiello.

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