La protesta per più sicurezza e contro le “mini-aule” d’udienza, senza finestre (di condizionatori contro l’afa nemmeno a parlarne), gabbiotti per i detenuti, sedie e banchi per gli avvocati, continua al “nuovo” Tribunale di Torre Annunziata. Dopo una “tre giorni” di astensione no-stop, oggi, al Palazzo di Giustizia di Corso Umberto I, si è svolta solo l’ultima delle numerose assemblee di denuncia indette, nell’ultimo anno, dal Direttivo della Camera Penale (presieduta dall’avvocato Antonio Cesarano).

I penalisti del foro torrese proseguiranno la loro battaglia ad oltranza, sperando in nuovi sviluppi. Quelli attesi già il 9 ottobre, giorno di una cruciale riunione Distrettuale in programma a Napoli. Assemblea cui parteciperanno gli “Stati Generali” delle Camere Penali dell’intero distretto di Corte d’Appello. Carenze igienico-sanitarie e gravi deficit strutturali interessano infatti non solo il “nuovo” Tribunale di Torre Annunziata. Il 9 ottobre, a Napoli, gli avvocati sceglieranno se proclamare un nuovo sciopero. Stavolta unitario, di massa, ben più “rumoroso”.

A Torre Annunziata, invece, una nuova assemblea dei penalisti potrebbe già tenersi entro fine mese. Alla riunione sarà invitato anche il sindaco oplontino Giosuè Starita, chiamato a spiegare agli avvocati, ed al presidente dell’Ordine Gennaro Torrese, soprattutto i ritardi nel completamento della “cittadella giudiziaria”. Ad oggi, sarebbero stati trovati solo altri fondi per costruire una nuova aula d’udienza penale, più grande delle “disastrose numero 1 e 3”, da ubicare sempre al piano terra del “nuovo” Tribunale.

In foto, un momento dell’assemblea svoltasi oggi a Torre Annunziata

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