Torre Annunziata. Beni confiscati ed acquisiti: opposizione in sintonia con la maggioranza
Il comune parteciperà al bando che potrà permettere la ristrutturazione di Villa Tamarisco e Villa Cesarano
28-12-2017 | di Marco De Rosa
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Beni confiscati e acquisiti dal comune di Torre Annunziata, maggioranza ed opposizione a braccetto votano a favore. Nella seduta di consiglio comunale di giovedì 28 dicembre è stata approvata all’unanimità la delibera di giunta avente ad oggetto “Acquisizione al patrimonio indisponibili del comune di Torre Annunziata di beni confiscati alla criminalità organizzata”.
Il comune oplontino parteciperà al bando promosso dalla Regione Campania, con scadenza 15 gennaio 2018, grazie a cui dovrebbe esserci l’accesso a circa 1,5 milioni di euro, da utilizzare per la ristrutturazione di Villa Tamarisco e Villa Cesarano ed evitare il pagamento dei fitti passivi – attualmente sarebbero 10 - per gli alloggi dei Carabinieri. Se il progetto andrà in porto, gli stabili in questione, precedentemente appartenenti alla malavita torrese, torneranno ad essere fruibili dalla comunità. Un provvedimento che però ha suscitato qualche perplessità, soprattutto sul fronte dell’opposizione.
Il consigliere Ermando Piccirillo ha alimentato dubbi sull’effettiva consistenza immobiliare, riguardo gli appartamenti presenti in via Giardino. “Al fine di non approvare una delibera a scatola chiusa ed incorrere in ulteriori spese non preventivate, desideriamo approfondire la relazione tecnica”, ha ribadito il consigliere di opposizione.
Torre Annunziata, bene confiscato occupato abusivamente. Intervento dei carabinieri
Nell'appartamento una ragazza con un bimbo. Sul posto anche i servizi sociali
Altri dubbi sono stati sollevati su Villa Tamarisco e Villa Cesarano, due stabili precedentemente appartenenti alla malavita organizzata e che, secondo le intenzioni del comune, saranno utilizzati per allestire alloggi per le forze dell’Ordine. L’idea dell’amministrazione sarebbe quella di sfruttare fondi Por, attraverso un progetto dalla duplice finalità: da un lato quella di diminuire i fitti passivi del comune; dall’altro, di consentire a zone che in passato sono state soggette a forze criminali di essere riqualificate e presidiate.
Un’idea progettuale che non trova il pieno consenso da parte dell’opposizione che, seppur abbia votato a favore della delibera, ha avanzato qualche timore: “Nel caso in cui – ha specificato il consigliere di opposizione Ermando Piccirillo - i progetti per ottenere questi fondi non dovessero essere approvati, si andrebbe a gravare pericolosamente sui bilanci comunali. E’ vero che si tratta di un dovere morale, come ha rimarcato il sindaco Ascione, ma credo sia un dovere altrettanto importante quello di pianificare una spesa che possa essere facilmente assorbita dalle casse comunali. Se questi progetti venissero bocciati?”
Una domanda che però ha avuto la pronta replica dell’assessore Emanuela Cirillo: “Diminuiremo il costo dei fitti passivi e restituiremo alla fruibilità un immobile precedentemente utilizzato dalla criminalità. Non possiamo non provarci. Faremo di tutto per accedere ai fondi e qualora non dovessimo accedervi, troveremo il modo di non gravare estremamente sul bilancio comunale”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco Vincenzo Ascione: “La lotta alla criminalità organizzata non deve avere colore politico. Mi rendo conto delle preoccupazioni del consigliere Alfieri, che ha detto di non credere che quest’amministrazione non sia in grado di recuperare e dare alla cittadinanza questi immobili. Si tratta di una scommessa, sono sicuro che sapremo mettere in campo tutte le azioni necessarie per dare una nuova vita a questi beni”.
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